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Covid, la quarantena ridotta a 10 giorni: cosa prevede il Dpcm ottobre

Tra le ultime novità prevista dal nuovo Dpcm, il Cts riscrive le regole della quarantena che da 14 giorni viene ridotta a 10

11.10.2020 23:02

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Il Comitato tecnico scientifico nel corso dell’ultima riunione ha ridotto la quarantena obbligatoria in caso di contagio da Covid-19 a soli 10 giorni dai quattordici fin qua previsti. È l’ultima novità avallata dagli esperti del governo, che verrà con tutta probabilità inserita nel prossimo Dpcm insieme alle altre norme stringenti pensate per contrastare l’aggravarsi dell’epidemia.

Covid, la quarantena ridotta a 10 giorni: quali sono i passaggi

Le nuove indicazioni disposte dagli esperti prevedono quindi, in caso di contagio, dieci giorni di quarantena al termine della quale effettuare il tampone molecolare. In caso di esito positivo, il soggetto dovrà effettuare altri 7 giorni di isolamento per poi sottoporsi nuovamente al test. Se risultasse nuovamente positivo, dovrà rimanere altri 4 giorni in quarantena e poi effettuare un ultimo tampone molecolare.

A quel punto, allo scadere di 21 giorni di isolamento, anche in caso di ulteriore riscontro di infezione dal tampone, la quarantena verrà comunque considerata conclusa. A sostegno di queste nuove tempistiche, il Cts sottolinea come diversi studi internazionali affermano infatti che dopo 20 giorni la carica virale è talmente bassa che il soggetto non è più in grado di infettare.

L’altra novità che ha ricevuto il via libera del Comitato è la possibilità  di autorizzazione a medici di famiglia e pediatri dell’utilizzo di tamponi molecolari ed antigenici per i “contatti”.

Covid, la quarantena ridotta a 10 giorni: le parole di Speranza

A conclusione dell’incontro con il Comitato il ministro della Salute Roberto Speranza è intervenuto in diretta su Rai 3 annunciando i prossimi passi: “Ora siamo costretti a restringere le maglie. Il prossimo Dpcm che domani discuteremo con le Regioni avrà un cambio di marcia. Proviamo a giocare di anticipo. Se riusciamo subito ad alzare il livello di attenzione, possiamo evitare situazione più complicate nelle prossime settimane. Speriamo di firmare il Dpcm già domani sera”.

Agiremo sugli assembramenti e sugli orari dei locali” ha detto il ministro della Salute facendo riferimento ad alcune tra le misure essenziali che saranno recepite nel nuovo Dpcm.

Nella mattinata di lunedì 12 l’esecutivo si confronterà nella cabina di regia con le Regioni per stabilire le nuove norme contenute nel Dpcm, che potrebbe essere firmato già nella serata.

“In questo momento non ci sono le condizioni per lockdown mirati”, ha voluto assicurare il ministro Speranza. “Nessuno ha la palla di vetro” ha però aggiunto.

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