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"La mancata proposta di acquisizione da parte del gruppo Castria è piuttosto anomala"

La Fondazione Taras aggiorna sulle trattative con il gruppo dell'imprenditore ginosino

19.07.2015 11:19

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L'imprenditore ginosino Mimmo CastriaCon riferimento alla richiesta di trasmissione della documentazione contabile del Taranto Fc 1927 inoltrata dall’avvocato Arcangelo Divitofrancesco per conto del gruppo imprenditoriale raccolto intorno a Domenico Castria, si ritiene di dover precisare quanto segue.

L’Aps Fondazione Taras 706 a. C. si è resa pienamente disponibile a un confronto con la controparte, fissando un incontro alla presenza del sindaco monocratico della società rossoblù, Dr. Lorenzo Vicenti, organo di legittimità del Taranto Fc 1927, che non solo ha inviato la documentazione contabile, ma ha offerto ogni più ampia delucidazione in ordine all’ammontare del debito, di cui è stata attestata l’entità.

All’esito di tale incontro, il consulente incaricato dalla compagine imprenditoriale di Domenico Castria non ha avanzato alcuna richiesta di specifica documentazione, riservandosi di interfacciarsi con il Dr. Vicenti per ogni ulteriore necessità.

Ancora con riferimento all’accertamento della situazione debitoria del Taranto Fc 1927, il sindaco monocratico della società rossoblu ha manifestato alla controparte che, nell’ambito dell’atto di trasferimento delle quote dal signor Domenico Campitiello alla Fondazione Taras, l’ex presidente rossoblù si è impegnato a manlevare l’acquirente per eventuali debiti non specificamente individuati.

La mancata formulazione, da parte della compagine imprenditoriale di Domenico Castria, di una proposta di acquisizione delle quote del Taranto Fc 1927, corredata dell’indicazione delle modalità di acquisto e degli eventuali tempi di perfezionamento, quand’anche condizionata a un approfondimento della situazione contabile, risulta piuttosto anomala, visti i tempi assai stretti e visti i propositi formulati in tal senso nella riunione del 16/07/2015.

Si ribadisce, infatti, che la cessione delle quote è subordinata alla presentazione della domanda di ripescaggio in Lega Pro del Taranto Fc 1927 e che appare certamente singolare che ancora oggi, dinanzi alla rilevante novità dell’attestazione e dell’accertamento del debito da parte dell’Organo di legittimità della società rossoblù, la compagine imprenditoriale voglia effettuare ricostruzioni documentali non meglio precisate. Deve rilevarsi, infatti, l’assoluta genericità della richiesta avanzata alla Fondazione Taras da parte dell’avvocato Divitofrancesco per conto dei suoi rappresentati: la stessa non contiene alcuno specifico rilievo afferente alla situazione patrimoniale del Taranto e non presenta neppure un elenco specifico dei documenti di cui si chiede l’invio.

Prima di prendere le distanze da conseguenze legate a presunti ritardi imputabili alla parte venditrice, sarebbe il caso che il gruppo imprenditoriale di Domenico Castria offrisse in maniera inequivocabile la dimostrazione del possesso delle garanzie richieste per la domanda di ripescaggio, condizione essenziale per la cessione delle quote.

La Fondazione Taras, riponendo fiducia nel fatto che la richiesta avanzata dalla controparte non sia meramente dilatoria e sia animata dalla volontà, più volte manifestata pubblicamente, di una veloce conclusione dell’acquisto delle quote di maggioranza del Taranto Fc 1927 in chiave domanda di ripescaggio, si rende disponibile ad offrire la massima collaborazione affinché ciò possa avvenire in tempi brevissimi.

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