"Cuori in disuso" di Domenico Sabato, un'autobiografia di grande coraggio
DI LUCIA LOVAGLIO
Giovedì 8 febbraio, presso l’Archivio di Ginosa, si è tenuta la presentazione del libro “Cuori in disuso” scritto da Domenico Sabato, scrittore emergente del territorio ionico. L’evento, organizzato dall’Associazione Culturale “Orizzonti 2001”, ha visto una partecipazione numerosa e anche molto sentita, avvertita da ripetuti applausi e dagli interventi, alla fine della presentazione, da parte del pubblico presente, il quale ha voluto esprimere all’autore i propri complimenti. Durante la serata è intervenuto il sindaco di Ginosa Vito Parisi, il quale si è complimentato per il coraggio della storia raccontata attraverso queste parole: “il passaggio più importante di questa pubblicazione, a cui dare rilievo, è la capacità di Domenico di dire qualcosa, in un mondo in cui apparentemente fingiamo tutti di essere forti, aggressivi, potenti, belli, con degli stereotipi che sono lontani dall’essere umano, perché l’essere umano è invece fallibile, caratteristica che in realtà rappresenta la sua risorsa. Questa è una storia autentica, a chiunque è capitato di avere dei momenti di debolezza nella vita e la condivisione di una storia così coraggiosa, intima, può essere un punto di riferimento per ognuno di noi e deve essere raccontata”. E poi la parola è passata ad Annamaria Gianciotta, di Orizzonti 2001, la quale ha letto alcune parti del libro al fine di commentare, insieme all’autore, quelle che sono alcune delle tematiche trattate al suo interno.
Queste le considerazioni dell’autore Domenico Sabato che a Tutto sport Taranto commenta e analizza il suo progetto partendo dal percorso che lo ha portato ad avere l’esigenza di iniziare a scrivere: “Mi sono avvicinato alla lettura e, di conseguenza alla letteratura, in un periodo un po’ buio della mia vita. Mi sono imbattuto un giorno, per caso, nel romanzo di Dumas “I tre moschettieri”, leggendolo in maniera scettica e mi sono ritrovato a terminarlo in soli tre giorni. Da lì ho iniziato con la letteratura, cercando la cifra letteraria che più mi appartenesse e trovandola, in particolar modo, nella letteratura inglese, francese e russa, perché le sento più affini alla mia persona, fino a quando non ho scoperto la filosofia imbattendomi nel “Simposio” di Platone, scoprendo che quelle parole sembravano appartenermi da sempre. Decisi di iscrivermi alla facoltà di filosofia, decidendo ad un certo punto di lasciarla, perché la filosofia è un’arma a doppio taglio, soprattutto per una persona sensibile come me, perché ti dà un peso non indifferente dell’esistenza e della vita. Successivamente a questo, dopo aver attraversato un altro periodo buio della mia vita, ho deciso che era arrivato il momento di mettere su carta la mia vita, perché ne sentivo l’urgenza, e le tematiche che abbraccio e sento fare parte di me, ma non per essere una guida per qualcuno, ma solo per permettere a qualcuno di rispecchiarsi nelle mie parole e sentirsi meno solo”.
Quali sono le tematiche del libro?:
“La linea guida del libro è la filosofia e le grandi scoperte letterarie che fanno parte di me. Le tematiche sono: l’accettazione verso se stesso, verso gli altri; quel senso di sentirsi inadatti al mondo che abita, ma sei costretto ad abitarlo e a viverlo; parlo della morte in tre fasi ovvero la morte come perdita, come scelta e come sono, tramite tre storie diverse che ho vissuto in maniera indiretta; parlo della genitorialità e del pensiero, attraverso le parole del filosofo Sartre che ne parla nella “Nausea”, che i bambini sono dei mostri che gli adulti fabbricano con i loro rimpianti e non con il desiderio di volerli, ma semplicemente come rimpianto per poter esprimere al mondo qualcosa di buono che hanno fatto, perché forse nella vita non sono riusciti a concludere niente”.
Come ti vedi nel futuro?:
“Non riesco a vedermi: però con questo primo romanzo da scrittore, mi sono reso conto che mi piacerebbe davvero continuare a scrivere. Infatti sono già in fase di lavoro per un nuovo romanzo, totalmente diverso da “Cuori in disuso”.
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