Promozione: il Castellaneta saluta i suoi tifosi con i 3 punti

Il Castellaneta sfodera una prestazione da 10 in pagella e spedisce a casa un Maglie apparso in difficoltà nei confronti dei padroni di casa. Gli ospiti in apertura colpiscono a freddo, con Causio, ma la reazione dei padroni di casa è pronta, insistente e pericolosa. Per tutto il primo tempo il Castellaneta ha cercato la via del goal senza riuscirci. Ad inizio ripresa Lippolis trova il pareggio sviluppi di un calcio d’angolo e 6 minuti più tardi Favale raddoppia su assist di Gjonaj che poi triplica fissando il risultato finale sul 3 a 1 per i biancorossi. Bella prestazione e grande vittoria per il Castellaneta anche se è servita a poco, vista la matematica retrocessione. I tre punti presi contro il Maglie aumentano però il rammarico, i leccesi erano una diretta concorrente e nella partita di ieri sono stati spazzati via. Sicuramente con qualche accortezza in più e qualche decisione più appropriata la stagione del Castellaneta, forse, sarebbe potuta finire diversamente. Nonostante la retrocessione il De Bellis ha ospitato numerosi tifosi che hanno incitato la squadra per tutta la gara e applaudito i giocatori a fine partita. Mister D’Alena: “Grande prestazione, abbiamo giocato al calcio, fin dall’inizio, nonostante in svantaggio, abbiamo dimostrato di avere più gamba e più voglia del Maglie, il 3 a 1 effettivamente ci sta stretto. A fine gara loro sono stati contestati dai propri tifosi. Il nostro stadio era pieno di gente, abbiamo giocato in un ambiente non da squadra retrocessa. I tifosi ci hanno sostenuto e salutato applaudendoci, soddisfatti della vittoria. A Castellaneta ci sono delle basi solide per ripartire, la squadra c’è, i nostri avversari sono stati asfaltati. Il gruppo che abbiamo è da Promozione e può fare molto bene in Prima Categoria. La società deve ora programmare al meglio la prossima stagione considerando il patrimonio umano che ha, tenendo presente che il calcio dilettantistico non è più costituito dai grossi nomi e dai portafogli pieni, ci vuole pianificazione e il Castellaneta ha buone fondamenta.”