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GIUSEPPE AQUARO, UN TARANTINO... IN CINA

15.04.2014 06:39

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Intervista esclusiva al difensore giramondo dello Shenzhen Ruby, nato in Svizzera ma di origini fragagnanesi


 

Come è iniziata la tua passione per il calcio?

Non è stato difficile: mio padre da giovane giocava, anche mia madre mi ha trasmesso la passione per lo sport e soprattutto per il calcio. Ho iniziato quando avevo sei anni nel paese dove sono cresciuto. Sono nato in Svizzera da genitori fragagnanesi, ed amo tantissimo la nostra terra: ho tutti i parenti e gli amici a Fragagnano.

In che squadra hai iniziato la tua carriera e quale altre maglie hai indossato?

Fino a 14 anni ho militato nel Baden, squadra svizzera, dopo mi sono trasferito a Verona dove ho giocato nel settore giovanile del Chievo. A 18 anni ho giocato una partita di Coppa Italia, Piacenza-Chievo, con Del Neri in panchina. A 19 anni sono andato in prestito al Foggia di Marino: vincemmo il campionato di C2. Io in quattro mesi però non giocai molto... dopodiché mi sono trasferito sempre in prestito al Melfi in C2, ma purtroppo dopo quattro mesi ho subito un infortunio al ginocchio, con la rottura dei legamenti crociati e tornai al Chievo per l'operazione e riabilitazione.

Quale differenza culturale calcistica c'è tra quella italiana e il campionato dove militi ?

Dopo la riabilitazione sono tornato in Svizzera: due anni al Bellinzona ed uno tra le fila del Vaduz, entrambi nella serie b svizzera e poi due anni all'Aarau, nella massima serie. Nel 2010 mi acquistò il Cska Sofia, disputando quell'Europa League che poi vide trionfare il Porto. Dopo l'esperienza in Bulgaria mi prese il Karlsruhe, in Bundesliga. Dopo una sola stagione, sono stato ingaggiato dal Panetolikos Agrinio, nell'OPAP Football League, in Grecia, con la cui compagine ho subito ottenuto la promozione nella massima serie.

Il calcio cinese ti ha insegnato qualcosa rispetto a quello italiano ?

Sono in Cina da soli due mesi, non posso ancora dire molto...

Che obbiettivi ti poni per il tuo futuro e se hai un sogno nel cassetto ?

A maggio compio 31 anni, sono felice qui, vivo in una città stupenda, ho un contratto che mi lega al club per due anni e farò di tutto per rimanere qui il più possibile. Ma il mio sogno sarebbe quello di indossare la maglia rossoblu del Taranto.

Tu credi che il Taranto riesca a vincere il campionato ?

Vincerà il campionato se i tifosi giocatori e il club lotteranno insieme per lo stesso obbiettivo: noi abbiamo dei tifosi spettacolari, tutta la provincia e Taranto meritano di vedere allo Iacovone il calcio vero, spero con tutto il cuore tutto questo possa avvenire il prima possibile.

Infine, cosa consigli ai giovani tarantini che sognano un giorno di essere calciatori?

Di avere fiducia in sè stessi e di non perdere mai la speranza, bisogna lottare per tutto, ci sarà sempre qualcuno che cercherà di buttarti giù ma l'importante è sapersi rialzare e lottare sempre di più.

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