Citte citte minze a' chiazze: voci di una cessione imminente accendono la speranza nei tifosi rossoblù
Di Rossana Sangineto
Taranto si appresta a vivere un momento di grande trasformazione, tanto dal punto di vista sportivo quanto strutturale.
Nella giornata di ieri è stato aggiudicato l'appalto per i lavori di demolizione dell'anello inferiore dello stadio Iacovone alla Impresit Lavori Spa, impresa di Palestrina, in provincia di Roma.
Si tratta di un intervento necessario e atteso da tempo, che rappresenta il primo passo di un più ampio progetto di ristrutturazione, destinato a restituire a questo storico impianto la dignità e il prestigio che merita.
Lo Iacovone è più di uno stadio: è un simbolo della passione calcistica di Taranto e, con i lavori ormai prossimi all'avvio, si inizia a intravedere un futuro in cui questa struttura tornerà a essere un vero tempio per i tifosi rossoblù.
Nonostante l'attesa per l'assegnazione dell'appalto relativo alla ristrutturazione, prevista già nelle prossime ore, l'inizio dei lavori è un segnale positivo di progresso.
Nel frattempo, è stata concessa una proroga all’utilizzo dello stadio fino al 20 dicembre prossimo, decisione che permetterà al Taranto di continuare il campionato per qualche altra settimana senza ulteriori complicazioni, quantomeno di natura logistica.
Tuttavia, questa rappresenta una soluzione temporanea, mentre restiamo ancora in attesa di conoscere ufficialmente quale struttura, tra lo stadio di Massafra e quello più accreditato di Francavilla Fontana, ospiterà il club rossoblù durante i due anni previsti per il completamento delle opere di rifacimento dello Iacovone.
Parallelamente ai lavori che si apprestano a partire, c’è un altro tema che tiene con il fiato sospeso i sostenitori del Taranto: la possibile cessione del club.
Da diversi giorni, infatti, circolano indiscrezioni sempre più insistenti su un imminente passaggio di proprietà, e le voci di un accordo già chiuso, tra l'attuale presidente Massimo Giove e un potenziale nuovo acquirente, si fanno sempre più forti.
Sebbene non ci siano ancora conferme ufficiali, l'assenza di smentite da parte della società alimenta l’attesa e le speranze della svolta tanto desiderata.
In un clima così teso, per i tifosi, l’ufficialità della cessione rappresenterebbe un vero sospiro di sollievo. La prospettiva di una nuova proprietà capace di investire e rilanciare la squadra resta l’unica aspettativa auspicabile di una piazza che, da ormai troppo tempo, si sente in bilico tra promesse non mantenute e gestioni societarie ritenute inaccettabili.
Massimo Giove è ormai bersaglio di feroci critiche per la sua gestione ritenuta lontana dalle esigenze del club e della tifoseria.
Pertanto, un cambio al vertice del club rappresenta oggi l'unica concreta possibilità di rilancio la società e, soprattutto, è l'unica possibilità di ridare nuova speranza a una tifoseria che vuole tornare a sognare in grande.
L'avvento di una nuova proprietà potrebbe rappresentare l’inizio di una nuova era: una rinascita che coinciderebbe con i lavori allo stadio, completando così un quadro di rinnovamento totale.
In questo contesto, lo Stadio Iacovone diventa il simbolo di una duplice trasformazione.
Se da un lato, la demolizione e successiva ristrutturazione segnano l’inizio di una fase di cambiamento strutturale che ridarà lustro a un impianto che ha ospitato alcuni dei momenti più gloriosi della storia del calcio tarantino; dall’altro lato, una imminente cessione del club apre scenari al tanto agognato cambiamento gestionale.
La speranza collettiva è che una nuova proprietà possa garantire non solo investimenti ma anche una gestione più solida e vicina alle aspettative della città e dei suoi tifosi.
In un momento in cui la città si appresta a vivere una trasformazione radicale, lo stadio si fa simbolo di questa metamorfosi.
Se da una parte i lavori di ristrutturazione rappresentano un segnale concreto di progresso, dall’altra la cessione del club incarna l’aspettativa di un rilancio a tutti i livelli.
L’ufficialità della cessione porterebbe quella ventata di entusiasmo e fiducia di cui Taranto e il Taranto hanno bisogno, e il nuovo stadio diventerebbe il palcoscenico ideale per una squadra e una città che, dopo anni di buio, guardano con ottimismo al futuro.
Le prossime settimane saranno decisive: i tifosi attendono con trepidazione l’annuncio ufficiale della cessione e seguono con attenzione l’avanzamento dei lavori allo stadio, consapevoli che entrambi questi fattori potrebbero ridefinire il destino del club rossoblù.
La città è pronta, i tifosi attendono con il fiato sospeso, e un nuovo futuro per il Taranto sembra più vicino che mai.
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