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COLPA DI ALFREDO / SENZA SENSO DI APPARTENZA

04.10.2013 20:56

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Allora... ci siamo. Il mio amico Matteo Schinaia mi ha fornito un assist, quello di scrivere di calcio nostrano, facendomi fare ciò che amo di più, parlare di calcio, anche se, ovviamente preferirei allenare. Ma, forse, non ne sono all'altezza. Perciò curare questa rubrica mi permette di esprimere i miei più reconditi pensieri sul pallone a spicchi di terra jonica.


Questo contenitore avrà durata settimanale: proverò in modo sicuramente distaccato e disinteressato a porre in luce alcuni aspetti del nostro calcio, senza pormi sul piedistallo di chi sa, primo perchè che io sappia è un fatto tutto da dimostrare, secondo perchè faccio parte della categoria di coloro che credono che chi opera sbaglia o può sbagliare, per chi non lo fa e guarda da fuori è tutto più semplice. Non disquisirò, pertanto, su tattiche, giocatori o quant'altro, ma su quello che ci propone il panorama calcistico.

Il primo spunto di riflessione è che non riesco, quest'anno, ad appassionarmi ai campionati dilettantistici: non ci sto capendo nulla. Classifiche stravolte, organici con paesi "x" che giocano a "y" e su tre giornali diversi ci sono tre denominazioni diverse.

Dov'è finito il senso di appartenenza? Poi ci si lamenta che il pubblico non segue i campionati minori... ma posso leggere, il lunedì, che ha vinto la Fiorentina se la domenica, a San Siro, sono andato a vedere e tifare il Milan?

Secondo me, dovrebbero allungare il termine per il cambio di denominazione, oppure, bando alle regole sulle capienze, paesi, storia, chi fallisce non dovrebbe poter vendere il titolo, ma ripartire dalla terza categoria, fosse anche il Milan o la Juventus.

Un'ultima osservazione è per i tanto reclamati settori giovanili. Al di là dei proclami da più parti ascoltati, restano il "peso" da sopportare per ogni società, il "male necessario" senza alcuna prospettiva, e lo scrivo senza alcuna polemica, ma con la massima sincerità.

Qualcuno mi ha contattato offrendomi un compenso di duecento euro al mese. Beh, forse nemmeno li valgo, ma se, a quella cifra, chiami uno "scarso" come me che l'anno scorso allenava in Promozione per creare un forte settore giovanile, non offri poi centinaia di migliaia di euro per calciatori di 35 anni.

Se si ha davvero la volontà di puntare sui settori giovanili, è giusto cominciate a prendere tecnici qualificati e pagarli per quanto meritano. Non parlo di me (che come scritto sopra sono "scarso"), ma di allenatori preparati ed adatti al ruolo. Altrimenti, è giusto avere l'onestà di confermare la mia provocatoria tesi, quella del "male necessario"... d'altra parte in tante squadre, dalla D alla 1a Categoria, gli under non provengono neanche dai settori giovanili di provenienza.

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