GRASSI: "2013, ANNO DA INCORNICIARE"
Ed anche un altro anno può andare in in archivio. Questa volta, la rilegatura del faldone etichettato '2013' è in oro. Lo sa anche Giuseppe Grassi, 'first man' del C.T.T. Taranto, che gongola per i passi da giganti compiuti dalla sua creatura.
-Presidente, tracciamo un bilancio dell'anno appena trascorso, palesemente ricco di buone novelle per il tennistavolo tarantino.
"Anche quest'anno chiudiamo con un bilancio estremamente positivo. Il numero di iscrizioni aumenta, i nuovi ragazzi sono molto interessanti dal lato tecnico e la promozione della prima squadra in serie B2 rappresenta la ciliegina sulla torta. L'arrivo di Gambacorta, in qualità di mister e giocatore, ha dato una ventata di freschezza, cosa non facile per una piazza come Taranto ancora molto radicata nella sua tradizione".
-Nel corso del 2013, il percorso è stato abbastanza soddisfacente. Talvolta ha dovuto far fronte in persona ad aspetti gestionali ed anche prettamente sportivi.
"La situazione di una città come Taranto non è facile. E' chiaro che si ripercuote in tutte le attività, siano esse sportive, culturali; ancora di più, se si parla di uno sport come il tennistavolo, da sempre individuato come 'minore' (certamente non per il numero di praticanti). Siamo convinti che la strada intrapresa darà a breve i frutti sperati, bisogna solo attendere e lavorare bene".
-Per la Legea, un girone di andata al di sopra delle aspettative. Giunti a metà campionato, è lecito inseguire oppure guardarsi alle spalle?
"Sin da subito ho voluto rendere manifesto come sia difficile questo campionato, laddove l'obiettivo primario è quello della salvezza. E' anche vero, però, che, avendo una squadra molto giovane (nel nostro organico vantiamo due quindicenni, Piaccione e Cascella), il miglioramento tecnico è all'ordine del giorno. Sono certo che il meglio del nostro campionato debba ancora venire".
-Uno sguardo al settore giovanile. Il C.T.T. Taranto rappresenta una vera fucina di talenti, come testimoniato dall' exploit di Piaccione, vero punto di forza della Legea in B2. Potremmo, già il prossimo anno, vedere qualche altro 'baby' emularne le gesta?
"Come più volte ribadito, la nostra società ha l'obbligo di guardare sempre avanti. Lo svecchiamento di tutte le squadre (fatta eccezione per una squadra di D1 composta di veterani) è l'esempio tangibile. All'inizio della stagione, nessuno avrebbe puntato su una B2 così giovane, ma ritengo fosse giusto fare largo ai giovani. Piaccione è diventato un bellissimo cigno: ammalia chiunque lo veda giocare ed è diventato il punto di riferimento per tutti i ragazzi della società. Il livello medio dei nostri piccoli atleti è buono, ma è solo la competizione a livello nazionale che ci dà il giusto parametro della situazione. Niente nomi, ma posso confermare che abbiamo però tanti ragazzini di belle speranze. Di sicuro, il mio lavoro sarà sempre proiettato nella loro crescita sportiva ed umana. Mi piace vederli combattere per la vittoria in modo sano, competitivo, ma allo stesso tempo onesto".
-Un augurio a tutti i tesserati nonchè agli sportivi tarantini.
"L'augurio è quello di trovare nel nostro sport il punto di riferimento per la crescita di ognuno di noi. Per quanto mi riguarda, cercherò di non perdere mai la strada della correttezza nei confronti di tutti i miei ragazzi".
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