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CUS JONICO, ROBERTO CONVERSANO: “A TUTTI CHIEDO DI ESSERE UNITI, SARÀ DIFFICILE, DOVREMO SUPERARCI”

02.10.2013 15:06

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A pochi giorni dall’inizio della stagione parla il dirigente responsabile: “Emozione e agitazione per l’esordio”


 

Domenica a Molfetta inizia il primo storico campionato DNB per il Cus Jonico Basket Taranto. Nella stagione del 40° compleanno anche il dirigente responsabile, Roberto Conversano raggiunge un importante traguardo: 9 anni alla guida del team, in tandem col presidente Cosenza. Sensazioni, emozioni e preoccupazioni del dirigente cussino, lontano fisicamente ma vicino col cuore alle sorti della sua squadra.

Innanzitutto, sei emozionato all'idea di giocare in DNB dopo essere partito pochi anni fa dalla D praticamente con lo stesso gruppo tecnico-dirigenziale?

Sono molto emozionato ed agitato. Da un lato purtroppo la mia distanza da Ancona non mi ha fatto lavorare al meglio, dall’altro quel che è stato fatto molto lo devo alla volontà e professionalità di Vito Appeso e Luca Cosenza che mi hanno sostituito egregiamente ed hanno supportato molto anche il presidente. Prima bastavamo io e Sergio (il presidente Cosenza, ndr) con l’aiuto di Vincenzo Valentini a cui si è poi aggiunto Stefano Strusi ma ora le attività da portare avanti sono innumerevoli e di un certo livello. Devo ringraziare tutti i componenti del gruppo tecnico e dirigenziale se hanno permesso che, stando ad Ancona, sia rimasto con la carica di dirigente responsabile anche e soprattutto in questo particolare momento. È grazie a loro ed ai miei figli, Martino e Manuela, se oggi sono qui per il 9° anno consecutivo.

Che campionato sarà e che campionato speri possano fare i ragazzi?

Il campionato che andiamo a disputare è nuovo ed è molto differente per livello a quello della DNC quindi saranno molto importanti i primi mesi  per capire dove possiamo arrivare e se si debba intervenire sul mercato sia per i senior che per gli under che il mercato ci proporrà e che Vito Appeso segue costantemente. Alla luce della rinuncia del Cus Messina non sappiamo se non ci saranno retrocessioni. Ovviamente l’obiettivo è mantenere la categoria, evitare i playout anche se negli ultimi anni giocatori e tecnici ci hanno abituato bene.

Il Cus in un certo senso raccoglie un’eredità pesante, quella del Cras, anche in tema di PalaMazzola. Cosa ne pensi?

Per il Cras ci dispiace molto ed è per questo che abbiamo voluto da subito non perdere le sue professionalità: come Santarcangelo per la preparazione atletica e Fasano per la cura delle attività del Mazzola; speriamo di recuperare anche le luci della ribalta del Cras. Pressione? Ci potrà solo essere utile a fare sempre meglio.

Questione biglietti, cosa ha deciso la società?

Fare l’ingresso gratuito lo scorso anno è stato un grosso sacrificio. Quest’anno abbiamo pensato di far pagare sì ma a costi contenuti: 4 euro il biglietto intero e di 2 euro circa il ridotto per under 18 e donne. A breve faremo partire la campagna abbonamenti. Speriamo che la città ci stia vicino come duranti i playoff.

Un ultimo appello a coach Leale e alla squadra?

Ai ragazzi chiedo solo di essere stretti fra di loro come lo sono sempre stati e lo dovranno essere di più in un campionato più difficile; crediamo molto in questo gruppo che abbiamo confermato interamente. Difficoltà e insidie non mancheranno, per questo dovremo superarci. Un grosso in bocca al lupo a tutti.

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