Basket Femminile

U.17, "CITTA' DI TARANTO": ITALIA KO CON LA SPAGNA, MA CHE SPETTACOLO AL PALAMAZZOLA

21.06.2014 15:38

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Nella prima giornata del quadrangolare di basket femminile U17 nel PalaMazzola la Spagna, campione d'Europa 2013, ha regolato l'Italia con un secco 39-81 (6-24/23-49/30-64).

Nel match d'esordio, l'Ungheria ha sconfitto l'Australia 61-44 (9-6/34-26/55-33).

C'è da lavorare molto per permettere alle azzurre di confermare quanto fatto di buono nell'ultimo europeo con il quarto posto e di ben figurare nella rassegna mondiale in programma nella Repubblica Ceca nell'ultima settimana di giugno.

La titolata Spagna non era certamente l'èquipe contro cui poter sperare in una contesa più abbordabile, data la notevole differenza di preparazione fisica e di gioco di squadra a favore delle furie rosse di coach Lapena.

Scontiamo una mancanza di fisicità in cm. e di chimica di squadra ma questo è un refrain che, purtroppo, ci portiamo appresso da tempo ed a cui non riusciamo a porre rimedio anche per motivi legati a difficoltà di selezione per quantità di numeri e di bacino d'utenza.

E' un discorso antico che bisogna affrontare al più presto su vasta scala, in primis con le scuole che, notoriamente, sono l'alveo tradizionale in cui affonda le sue radici la pallacanestro di ogni nazione. A questo urgente bisogno deve provvedere la Federbasket, le leghe e le società. Le prime due istituzioni con incentivi e meno pretese di esborsi, altrimenti la forbice negativa a favore di altre discipline sportive, come l'eterna “rivale” pallavolo, si allargherà sempre di più. La dimostrazione di questa necessità improcrastinabile è data dalle continue rinunce e ritiri anche di società con prestigioso blasone e di altre che lamentano lo scarso appeal del movimento femminile, così com'è ora strutturato, che impedisce di trovare sostanziosi sostegni economici per tenere a galla la propria barca.

In casa nostra, per esempio, la ferita della scomparsa del glorioso Cras, ne è un esempio ma tante altre piazze storiche hanno la febbre alta.

La “patologia” affligge anche il movimento maschile, sia di vertice che, a maggior ragione, di base. La medicina riparatrice, quindi, è urgente per la salvezza del mondo cestistico italico. 

Guardando ai fatti nostri, il fascino del Cras continua, evidentemente, a mietere ancora un po' di grano se la Federbasket nazionale, con la valida intercessione di quella pugliese della simpatica presidente Margaret Gonnella, ha voluto onorarci dell'organizzazione di questo interessante e qualificato quadrangolare delle giovani promesse in rosa.

E' giusto e doveroso ringraziare anche il Cus Jonico per il gravoso impegno di tener in vita un impianto così complesso come il PalaMazzola, raccogliendo il testimone dal Cras e dal Comune di Taranto, sobbarcandosi tutti gli oneri principali ed accessori.

Dopo questa doverosa disamina a largo raggio dell'Italbasket, veniamo a ciò che la prima giornata del quadrangolare ci ha raccontato con l'analisi,a caldo, di coach Umberto Alliori:

“noi siamo indietro nella preparazione e lo sapevamo. Abbiamo alcune ragazze infortunate, altre che non ci fidiamo di farle giocare perchè non sono ancora pronte. Non sono preoccupato perchè abbiamo perso ma lo sono perchè per più di 20 minuti non siamo stati in campo. Questa Spagna, indubbiamente, non è alla nostra portata. Fra 4 giorni, nell'amichevole post quadrangolare, contiamo però, almeno, di dimezzare il divario. Loro sono più avanti di noi nella preparazione e non sono sicuro di poterle raggiungere perchè tecnicamente e fisicamente sono molto ben attrezzate.”

Coach, mi permetto di sottolineare un aspetto tecnico-tattico. Le iberiche facevano girare molto la palla con meno palleggi e, nel contempo, circolavano bene anche senza. Un fondamentale interessante che permette di trovare spazi giusti per attaccare il canestro.

Noi, invece, abbiamo fatto il contrario, permettendo loro di fare buona transizione difensiva.

“Esatto! La loro grande forza è che non lasciano giocare liberamente le avversarie. In difesa giocano sempre con aggressività e le mani addosso, sporcando le linee di passaggio.

Iin attacco lo fanno molto bene con veloce circolazione con e senza palla.”

Da manuale! Cosa dire dell'Ungheria e dell'Australia?

“L'Ungheria non è una sorpresa. L'anno scorso ha vinto una medaglia agli europei ed hanno una buona chimica di squadra. Attualmente le ungheresi sono più pronte delle australiane.

Queste ultime, però, sono ben strutturate fisicamente e certamente diranno la loro ai mondiali.”

Alla prossima!!

Ultima annotazione...negativa....ma giustificata... in parte: ieri c'era la concomitanza della partita dell'Italia nel mondiale di calcio, contro il Costa Rica che ci è costata molto...e, quindi era prevedibile la scarsa affluenza di pubblico.

Oggi non ci potrà essere alcuna giustificazione per non affollare gli spalti del PalaMazzola per godersi lo spettacolo delle giovani speranze del mondo femminile del basket mondiale.

Una volta tanto gli appassionati della palla a spicchi ed i veri sportivi tarantini potranno essere presenti per volare più in alto, in ambito sportivo internazionale che non “perdersi” in quello meramente provincialotto di un calcio inferiore.....

Buon basket a tutti.


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