Promozione: le tarantine non bene, solo Lizzano e Massafra sono positive
a cura di Fabrizio Izzo
Il Grottaglie si presenta all’ultimo posto con 2 punti di distacco dalla penultima e 6 in meno dalla zona franca. Una situazione complicata, aggravata sensibilmente da un ambiente al quanto ostile nei confronti della società per via delle due precedenti retrocessioni, consecutive. Evidentemente le aspettative per questo campionato di Promozione, nel quale la tifoseria si sente stretta, erano diverse, più ambiziose. È necessario sottolineare che nel girone di andata i biancoazzurri hanno cambiato tre allenatori (Zella, Claveri e Bosco) un chiaro sintomo di errori progettuali, un mercato estivo che forse meritava qualche attenzione in più e sul quale hanno pesato alcuni infortuni rilevanti. Il Grottaglie ha statistiche poco rassicuranti: 2 vittorie (Maglie e Aradeo), 4 pareggi (Fasano, Lizzano, Copertino e Manduria) e 10 sconfitte, 12 goal fatti e 31 subiti, peggior attacco del campionato e peggior difesa. L’arrivo di mister Bosco sulla panchina ha comunque portato nuove idee calcistiche e dato un sterzata alla squadra che ha iniziato a reagire. Il mercato di riparazione vede oggi in biancoazzurro giocatori del calibro di Arcadio e Radicchio scesi in Promozione dall’Eccellenza con Lotito e Masi, ex Mesagne, che hanno già esordito positivamente. L’obiettivo salvezza, con i nuovi arrivi, è perseguibile, il gruppo è coeso, c’è volontà e decisione ma non c’è più tempo di aspettare, è arrivato il momento di diventare martello e gli altri incudine.
La storia del Castellaneta non è molto differente da quella del Grottaglie, è al penultimo posto 2 punti sopra e rivive la stessa condizione dello scorso campionato in Eccellenza dal quale è retrocesso. Il progetto biancorosso ad inizio stagione era quello di formare una rosa di giovani e soprattutto del paese o zone limitrofe. Un saggio progetto che però si è scontrato con la professionalità delle compagini del girone B di Promozione, quella ingenuità di squadra che ha elargito agli avversari forse più del dovuto e gli innumerevoli infortuni che hanno concesso poca scelta all’allenatore. Anche nel caso del Castellaneta, una gara da recuperare giorno 5 gennaio, i numeri sono inquietanti: 12 punti in classifica, 2 vittorie (Grottaglie e Maglie), 6 pareggi (Brindisi sia andata che ritorno, Manduria, Mesagne, Ostuni e Massafra) e 7 sconfitte, 12 goal fatti e 25 subiti, peggior attacco insieme al Grottaglie e una difesa non impermeabile. A dicembre sono ritornati alla base Cecere e Gjonay dal Laterza, è arrivato Gravame, portiere, dal Talsano, un nuovo difensore centrale, Costantino, dal Giovinazzo e Cirrotola centrocampista dall’Acquaviva. Un mercato non suntuoso ma importante. Nelle ultime tre gare il Castellaneta è imbattuto ha vinto 2 incontri e pareggiato 1, un trend positivo che ha rimosso la squadra dall’ultima posizione e lascia ben sperare. Se le prospettive sono queste il girone di ritorno, appena iniziato, potrà riservare al Castellaneta belle soddisfazioni.
Il Manduria è probabilmente la squadra che, con il potenziale di inizio stagione, ha disatteso maggiormente le aspettative. L’obiettivo iniziale dei Play-Off sembra essere scemato, una serie catastrofica di assenze e defezioni hanno condizionato in modo esagerato la compagine messapica. Nel corso del girone di andata, dopo un inizio abbastanza positivo, è incappata in ben 5 sconfitte consecutive, una mazzata notevole per i biancoverdi che non vincono da 7 giornate (9^ Manduria Mesagne 3 a 1). Una linea difensiva ridotta ai minimi termini dagli infortuni e un eccedente numero di espulsioni che ha condizionato domenica dopo domenica le scelte di formazione a mister Passariello. I numeri statistici del Manduria sono leggermente migliori rispetto alle due precedenti, attualmente i mesapici si trovano ai margini della griglia Play-Out con 16 punti con 4 vittorie (Grottaglie, Tricase, Carovigno e Mesagne ) 4 pareggi (Castellaneta, Uggiano, Copertino e Grottaglie) e 8 sconfitte, 22 reti segnate e 30 subite. Ci si aspettava, da parte dalla società, una sessione di mercato invernale marcata e invece ha preso solo il difensore Danese dal Brindisi e alcuni under, lasciando andare via pedine importanti come Malagnino e De Pascalis. Le problematiche sicuramente non possono essere considerate risolte e tutto lascia pensare ad un girone di ritorno di contenimento, direzionato più a guardarsi le spalle che a guardare verso l’alto (sono 10 i punti di distanza dall’ultimo posto disponibile nella griglia Play-Off).
Il Lizzano probabilmente per i non addetti ai lavori poteva sembrare la solita squadra da salvezza tranquilla, così come dichiarato ad inizio stagione dalla dirigenza. I più esperti e conoscitori della serie B regionale hanno invece sempre visto nel Lizzano quella squadra dal potenziale idoneo a disputare un campionato di spicco. Infatti i lizzanesi, nonostante le 4 sconfitte consecutive e le buone opportunità mancate, si trovano ai limiti della griglia Play-Off con la possibilità, a meno del volersi accontentare, di osare, insidiare le posizioni di vertice ed entrare nella storia societaria inserendo il proprio nome nelle pretendenti alla promozione. Mercato invernale senza sussulti un portiere in entrata, Miccoli del Fasano (under) e uno in uscita, Monopoli, trasferitosi al San Marzano. Il Lizzano ha 24 punti in classifica frutto di: 7 vittorie (Massafra, Mesagne, Ostuni, Copertino, Castellaneta, Manduria e Uggiano) 3 pareggi (Grottaglie, Salento Football e Massafra) e 6 sconfitte, 25 reti fatte e 26 subite. Una squadra a trazione anteriore che lascia spazi in difesa di cui gli avversari approfittano. I rossoblu hanno una rosa equilibrata, completa in ogni reparto e dal tasso tecnico veramente notevole. La capacità di andare a segno o di costruire azioni pericolose non è purtroppo la stessa nel difendere, la difesa è il reparto dove c’è la necessità di aggiustare qualcosa perché il Lizzano possa diventare lo spauracchio di chiunque.
Il Massafra, ad oggi, è la sorpresa del girone B del campionato di Promozione. Una neo promossa che ha dovuto attrezzarsi in poco tempo puntando sui giovani e qualche esperto rimasto dalle scorse stagioni. Una squadra che ha iniziato tardi la preparazione, che ha incontrato logicamente delle difficoltà iniziali ma che è stata ben orchestrata da mister Iacobellis in grado di creare un ottimo mix tra giovani e meno giovani. Attualmente, dopo le dimissioni di mister Iacobellis (incompatibilità ambientale), la squadra è stata affidata a mister Novellino che non ha diretto ancora nessuna gara dalla panchina. Il Massafra è stata la squadra che ha collezionato la striscia di risultati positivi più lunga di tutto il girone, 9 per l’esattezza. Una performance che nessuno si sarebbe mai aspettato, una serie di risultati importanti ottenuti anche su campi difficili e ostici. Il mercato ha portato in giallorosso Turi, genio e sregolatezza, dal Laterza e Pisano dall’Hellas, due pedine di valore che vanno ad incrementare la rosa rendendola maggiormente valida. Il Massafra è al centro della classifica con 20 punti: 4 vittorie (Maglie, Grottaglie, Brindisi e Manduria), 8 pareggi (Uggiano, Mesagne, Aradeo, Ostuni, Copertino, Castellaneta, Carovigno e Lizzano) e 4 sconfitte, 18 reti fatte e 20 subite. Una squadra dal carattere forte, in grado di salvarsi tranquillamente ma che ora dovrà adattarsi e assimilare le attuali idee del nuovo allenatore.
Il Laterza che milita nel girone A della Promozione pugliese era partito con entusiasmo e ambizioni, con i Play-Off come obiettivo. La verità è che oggi i laertini si trovano in piena griglia Play-Out a 4 punti dalla zona salvezza. Una campagna acquisti notevole, un inizio di stagione regolare con la squadra tra i primi posti e al’improvviso, tipo gioco delle tre carte (dove perdi sempre), cambio in panchina: Russo per Danza e dopo tre giornate Danza per Russo. Una scelta societaria non totalmente compresa, che ha compromesso, evidentemente, determinati equilibri che hanno condotto i biancoazzurri in un tunnel fatto di sconfitte con qualche pareggio e che ha inabissato la squadra fino ad arrivare al penultimo posto, fortunatamente abbandonato dopo la vittoria nella prima gara di ritorno. Il Laterza nel mercato invernale ha lasciato andare alcune pedine importanti come Cecere e Gjonay (al Castellaneta), Turi (al Massafra) e ha preso Foggetti e Faccitondo dal Polimnia, De Giosa dal Locorotondo oltre al ritorno del bomber De Tommaso. Il Laterza ha 15 punti in classifica con 3 vittorie (San Marco, Canosa e Polimnia), 6 pareggi (Polimnia, Molfetta, Ascoli, Real Siti, Trulli e Grotte e Bitritto) e 7 sconfitte,19 reti segnate e 26 subite. I laertini non potranno ambire ai Play-Off ma le potenzialità della squadra non mettono in discussione la salvezza e la conservazione della categoria.
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