Eccellenza: Castellaneta niente miracolo, la prossima stagione sarà Promozione
a cura di Fabrizio Izzo
Dopo tre anni di Eccellenza il Castellaneta retrocede in Promozione. Una retrocessione inequivocabile con numeri impietosi 5 vittorie, 4 pareggi e 25 sconfitte, 85 goal subiti e 20 fatti. Una stagione passata sul fondo della classifica senza mai riuscire a mettere la testa fuori dalla zona Play-Out. Nessun miracolo nella città di Rodolfo Valentino la serie “A” regionale si è dimostrata troppo dura per essere affrontata in modo garibaldino e senza gli elementi tecnici-organizzativi adeguati. A tal proposito l’allenatore biancorosso, Walter Lippolis, ha snocciolato le difficoltà incontrate nella stagione appena conclusa e si è così espresso:
“Il divario tra noi e le altre squadre si è rivelato notevole. Ci siamo confrontati con realtà calcistiche superiori alla nostra: nel budget, nella qualità dei giocatori e nella quantità dei giocatori. Probabilmente avendo a disposizione una base economica più cospicua avremmo potuto fare di più e meglio. Anche nel mercato di riparazione, nel rispetto del budget, non abbiamo potuto prendere nessuno e di conseguenza non ci siamo rinforzati. La cosa positiva di questa stagione, appena terminata, sono i ragazzi utilizzati. Under che mi hanno dato soddisfazione e stimoli oltre al fatto che alcuni sono di prospettiva e potrebbero essere utili nel prossimo campionato. Soprattutto, però, più che salvare qualcosa di questo anno calcistico, salverei tutte le precedenti quattro stagioni del Castellaneta: Eccellenza 2014/15 e 2013/14 abbiamo festeggiato due salvezze miracolose; Promozione 2012/13, da neo promossa, abbiamo chiuso al terzo posto con un finale di campionato arricchito da una striscia di dieci vittorie consecutive e in più abbiamo disputato la Finale di Coppa contro la corazzata Casarano, persa solo 1 a 0, che ci ha permesso il ripescaggio in Eccellenza; stagione 2011/12, in Prima Categoria, abbiamo festeggiato la vittoria nella Finale Play-Off che ci ha portato in Promozione. Oggettivamente credo che i numeri sono chiari e inequivocabili, in questi ultimi anni la piazza di Castellaneta è stata abituata a festeggiare, può succedere che in una stagione, per le ragioni che tutti conoscono e che qualcuno ignora, le cose non vadano bene, io non ne farei un dramma. L’esperienze fatte in questi anni, soprattutto in Eccellenza, sono state importanti per la società e per il paese stesso. Il Castellaneta si è confrontato con squadre importanti, piazze da Lega Pro e, considerando che il nostro potere economico è sempre stato limitato, credo che si debba salvare tutto. Inoltre, mi preme ringraziare tutti miei calciatori, giovani ed esperti, under ed over che in questa stagione hanno dato sempre il massimo ogni volta che sono scesi in campo, non si sono mai risparmiati, grazie di cuore a tutti. Per quanto riguarda il mio futuro ho momentaneamente staccato la spina, la società comunque conosce perfettamente il mio pensiero. Infine volevo evidenziare alcuni episodi che sono avvenuti, situazioni antipatiche che mi hanno stancato e che voglio mettere in chiaro. Sono stato attaccato, ingiustamente, da tre/quattro elementi, al di fuori dalla società, che hanno sistematicamente criticato il mio operato da un punto di vista tecnico (anche dopo vittorie o periodi positivi), strumentalizzandolo a modo e toccandomi, in alcuni casi, anche nel personale. Una condizione poco bella da sostenere che ho comunque sopportato senza mai cadere nelle loro meschine provocazioni. Queste persone dovrebbero provare vergogna per il loro comportamento, le critiche devono essere costruttive, i pettegolezzi non sono tali e sono distruttivi, è disgustoso.”
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