DI LAURO DOCET / IL MARIANO KELLER NON E' IL REAL VICO?
Molti addetti ai lavori quando parlano della prossima gara interna del Taranto contro il Mariano Keller allenato da Ciro Muro la paragonano a quella della prima di campionato contro il Real Vico
In realtà si tratta di due compagini profondamente diverse, infatti mentre il Real Vico ha messo in pratica un catenaccio esasperante dal primo al novantesimo minuto di gioco, il Mariano Keller è squadra a cui piace giocarsi le partite senza fare barricate ma provando col gioco a spuntarla sull'avversario.
Si tratta di una squadra giovane e sbarazzina ma con uomini d'esperienza nei ruoli nevralgici. A Matera sono usciti sconfitti dopo aver condotto la gara e sfiorato il gol in più riprese.
Sono sicuro che si tratterà di una bella partita di calcio vero, senza troppi ostruzionismi ed anzi dobbiamo in fase di non possesso fare attenzione alle folate dei ragazzi di Ciro Muro e al loro palleggio a centrocampo.
Del resto da uomo come l'ex tarantino, mente illuminata delle squadre in cui ha militato non ci si può aspettare che alleni una squadra che faccia catenaccio.
Ha una visione del calcio molto più estetica che gli consentirà di far punti grazie ai valori che mostra in campo e non grazie all'ostruzionismo da quattro soldi che faranno ancora vedere certe squadre allo Iacovone.
Il Taranto ha tutti disponibili tranne bomber Molinari, e si schiererà sicuramente con la formazione che ha annichilito il Manfredonia, magari nella ripresa a seconda dell'andamento della gara si potrà aumentare il minutaggio nelle gambe di Vivacqua, giocatore che sarà utilissimo di qui fino al termine della stagione.
Rispetto a Manfredonia tra i pali tornerà il gioiellino Marani a cui e mi ripeto, affiancherei un portiere di esperienza.
Per il resto la quadratura del cerchio per ora sembra trovata col modulo di Manfredonia, il più idoneo a cavare dai giocatori d'attacco il meglio delle loro potenzialità.
Voglio vedere come reagirà la città alla rotonda vittoria di Manfredonia e quanta gente, in un periodo così critico, vorrà dimenticarsi per un paio d'ore la situazione economica in cui siamo piombati venendo allo stadio e pensando solo al nostro magico Taranto
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