TuttoRunning

Il Coni sbotta: “Tempo scaduto: le istituzioni locali hanno abbandonato lo sport”

Riceviamo e pubblichiamo una nota del dottor Michelangelo Giusti, componente Delegazione Coni Taranto

05.05.2015 01:09

https://www.buonocuntosrl.it/

Il campo d'atletica leggera di Taranto... o ciò che ne restaIl 3 maggio una domenica all'insegna dello sport. Un successo sia la corsa podistica denominata “Taranto nel Cuore” (promossa dalla società di atletica leggera Taranto Sportiva) e riservata ad atleti agonisti ma anche amatoriali, sia l'iniziativa "Festa dello Sport” organizzata dal CONI Taranto presso la Rotonda della Villa Peripato e riservata ai bambini delle scuole primarie di Taranto e provincia.

La partecipazione registrata, che dimostra l’interesse dei tarantini per lo sport, merita una riflessione e qualche breve considerazione.

Lo sport per tutti, quello della gente comune, dovrebbe spettare allo Stato, alle Regioni, alle Province e soprattutto ai Comuni, che da anni invece se ne disinteressano, mentre il CONI – sebbene sia impegnato d'intesa con il Ministero della Pubblica Istruzione da anni in alcuni progetti nazionali di promozione dello sport e di educazione dei giovanissimi – di fatto si interessa prevalentemente dello sport agonistico, quello finalizzato a selezionare attraverso le Federazioni Sportive campioni da avviare a progetti olimpici.

E' sotto gli occhi di tutti che a Taranto le Istituzioni Locali hanno abbandonato da anni la promozione della pratica sportiva, non hanno mai investito nè soldi ma neanche idee; mancano uomini adeguati per affrontare un tema che dovrebbe essere di rilevante importanza non per vincere medaglie olimpiche ma per migliorare la vita dei cittadini, ridurre il disagio sociale, prevenire malattie (soprattutto quelle legate alla sedentarietà) ma anche educare. 

E' vero che le priorità dei tarantini in questo momento storico sono il lavoro e l'ambiente ma lo sport, così come la cultura, è una occasione di crescita per un territorio; progettare per i giovani anche in un momento così difficile per Taranto è un segno di lungimiranza, che i nostri amministratori sembrano non avere.

Cosa si chiede alle Istituzioni Locali: innanzitutto di cominciare a progettare seriamente, non bastano le parole e le promesse, interventi anche a medio termine per ristrutturare e riqualificare impianti già esistenti ma anche per costruirne di nuovi, utilizzando tutte quelle possibilità che il sistema offre per lo sport: fondi regionali (sebbene anche questi molto limitati), fondi europei, ricorso al credito sportivo attraverso anche l'assistenza del CONI e senza trascurare la possibilità di un concorso anche di privati, come avviene in altre realtà, cercando di contemperare l'interesse di quest'ultimo con la funzione sociale che l'impianto deve comunque avere per la collettività, evitando rocambolesche convenzioni, come la realtà insegna, che di fatto penalizzano le scuole, luogo fondamentale per la pratica sportiva di base, e le fasce sociali più deboli.

Sono anni che si parla invano di ristrutturare il pattinodromo della Salinella o la palestra Ricciardi ovvero di costruire un nuovo impianto per la pratica del Rugby e del Baseball, sport in crescita tra i giovani.  Sono anni che la pista di atletica leggera del Camposcuola della Salinella (costruito al tempo con fondi del CONI) è impraticabile e la struttura, abbandonata a se stessa, è solo parzialmente utilizzabile. Esempi di un evidente disinteresse per l'impiantistica sportiva a Taranto ma anche altre strutture comunali quali i campi di Talsano e di Paolo VI sono ormai  abbandonate al loro destino.

Nonostante le ingenti somme investite ancora non è  utilizzabile, almeno per la parte completata, l'impianto di via Cugini, costruito con fondi dell' Amministrazione Provinciale, sebbene a dire degli addetti ai lavori sarebbe sufficiente qualche ulteriore intervento di adeguamento che non richiederebbe neanche impegni finanziari importanti.

Un discorso a parte meriterebbe la questione dell’assegnazione delle palestre scolastiche – comunali e provinciali – da parte di società/associazioni sportive che ne fanno richiesta per svolgere le loro attività.

Nonostante Taranto sia una città di mare le Istituzioni Locali non hanno fatto mai nulla per favorire sport quali la vela o il canottaggio, sport quest'ultimo che è cresciuto a livello nazionale – secondo i dati ISTAT 2013 – del 274%.

Manca la volontà di fare qualcosa, di essere comunque attivi anche con risorse limitate: la FIDAL di Taranto ha predisposto un progetto, che prevede un impegno minimo di spesa per il Comune, per realizzare all'interno del locale Parco Archeologico un percorso podistico attrezzato aperto a tutti; dopo un iniziale interesse del Comune non se n'è fatto più nulla ed il progetto è ancora nel cassetto della FIDAL nonostante i numerosi inviti quantomeno a prenderlo in considerazione e valutarlo. L'idea della FIDAL potrebbe essere sfruttata anche per altri progetti similari che prevedono l'utilizzo di aree pubbliche da destinare all'attività motoria attraverso la pratica di una disciplina sportiva.  Basterebbe, come vi è in altre città, individuare una idonea area, anche nelle zone periferiche, segnare il campo di gioco e sistemare un canestro o una rete oppure una porta per consentire ai giovani e forse anche ai meno giovani di incontrarsi e divertirsi facendo movimento.

Lo sport a Taranto sopravvive a mala pena solo grazie all'impegno delle singole Federazioni Sportive ma soprattutto grazie agli Enti di Promozione Sportiva che fanno  i salti mortali per continuare ad offrire la possibilità di una pratica sportiva di base a tutti e ciò nella indifferenza delle Istituzioni Locali. Il compito del CONI è denunciare per sensibilizzare non solo le Istituzioni ma anche i cittadini-utenti.

 

                                                                                                                                             f.to Dott. Michelangelo GIUSTI

                                                                                                                                    Componente Delegazione CONI Taranto

Commenti

Taranto. Mercato: l’”affaire” portiere e la bella gioventù
Il punto sulla serie A - 04/05/2015