Pettinicchio: "Il Taranto merita la Lega Pro. Zelatore e Bongiovanni? Due ottimi manager"
L'ex tecnico dei rossoblu parla anche di Prosperi: "E' destinato a diventare un buon allenatore"
Giacomo, un parere sul sempre più probabile ripescaggio in Lega Pro del Taranto.
Spero davvero che la cosa vada in porto, da tarantino e da addetto ai lavori. La piazza merita categorie ben più importanti: sarebbe il giusto premio per tanti anni di sofferenza.
Siamo al 29 agosto ed ancora non si conoscono ufficialmente tutte le partecipanti di serie B, Lega Pro e serie D...
Purtroppo, il calcio italiano non sta vivendo uno dei suoi periodi migliori: anche i recenti avvicendamenti ai vertici federali sembrano non aver portato novità positive. C'è bisogno di un cambiamento radicale.
Conosci molto bene la nuova proprietà del Taranto, con cui hai condiviso alcuni mesi di esperienza qualche stagione or sono. E' pronta per un eventuale campionato professionistico?
Sono tra gli addetti ai lavori che conoscono meglio Tonio Bongiovanni ed Elisabetta Zelatore. Con loro ho condiviso al Taranto un periodo difficile, di cambiamento, con risultati lusinghieri, poi purtroppo è successo ciò che è successo e che è nella memoria di tutti. Sono dei manager navigati, hanno sempre fatto le cose per bene, come dimostrano i tanti campionati in massima serie con la Prisma Volley. Mi auguro che possano lavorare con serenità, magari sin da subito nel professionismo.
Prosperi nuovo allenatore della Juniores: le tue considerazioni.
E' destinato a diventare un buon allenatore. Ha avuto un'importante carriera, forgiata da tanti anni in una piazza calda come Taranto. L'ho visto allenare in questi giorni: lo fa con tanta passione e voglia di insegnare calcio. Gli auguro ogni bene.
Il Grottaglie, altra tua ex squadra, naviga a vista nel campionato di Eccellenza. Il calvario dei tifosi sembra senza fine...
Ci sono dei problemi che si trascinano da anni. Il Grottaglie ha nel suo palmares tanti campionati vinti, una finale di coppa Italia di serie D, un'importante tradizione calcistica meridionale, eppure ogni anno vive di situazioni mai ben delineate. Sarebbe giusto ripartire da zero, anche da campionati inferiori, per far ripartire la "macchina" in maniera sana e con un progetto a lungo termine.
Il futuro di Giacomo Pettinicchio: ci sono stati contatti durante quest'estate e se si come mai non si sono mai concretizzati?
Si, ce ne sono stati diversi con società di serie D e di Eccellenza che però non sono andati in porto. Mi auguro, però, a breve di ritornare in panchina: dopo 38 anni di calcio, tra campo e panchina, è davvero dura stare fuori, anche se devo ammettere che il calcio come lo intendevo io non esiste più ormai da diverso tempo.
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