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IL FATTO DEL GIORNO / MANDURIA: “UNA PIAZZA PER ELISA SPRINGER”

26.01.2014 08:54

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Una decisione deliberata dalla Giunta Comunale nel 2006, mai stata attuata


 

Manduria. Elisa Springer, scrittrice austriaca e cittadina manduriana, nacque a Vienna il 12 febbraio 1918 e morì a Matera il 20 settembre 2004. La sua infanzia e la sua adolescenza sono state ricche di stimoli culturali, dato che ha trascorso questi anni in una Vienna fervente sotto il profilo culturale e artistico. Figlia unica di una famiglia ebrea, a loro volta di origine ungherese e di commercianti austriaci, attraversò gli anni del nazismo in maniera difficoltosa, infatti, subito dopo l’arresto del padre, nel 1938, in seguito alle violente persecuzioni contro gli Ebrei, si rifugiò a Milano nel 1940, dove, dopo aver contratto matrimonio con un italiano, riuscì a svolgere l’attività di traduttrice privata sino al 1944, anno in cui venne deportata nel campo di concentramento di Auschwitz, poiché tradita da una spia fascista. Riuscendo a sopravvivere, fino al maggio del ’45, a quotidiane brutalità, conobbe personalmente, nel campo di Bergen Belsen, Anna Frank. Una volta trasferitasi in Italia, intorno al 1946, trascorse il resto della sua vita a Manduria (in provincia di Taranto), dove venne sepolta dopo la sua morte. La sua vita la si potrebbe riassumere come una vera e propria testimonianza in merito a tutto quello a cui aveva assistito durante il periodo del nazifascismo. Le sue opere furono fondamentali, come la sua autobiografia scritta, anche, grazie all’aiuto del suo unico figlio, Silvio (morto anche lui). In seguito al suo impegno, al suo coraggio, alla voglia e alla determinazione di tramandare e far comprendere ai giovani l’etica della pace e dell’uguaglianza, di cui si occupò sino ad un anno prima della sua morte, le venne conferita, nel 2002, la cittadinanza onoraria di Matera. Infatti, proprio nella “città dei sassi” venne istituita la Fondazione Elisa Springer A-24020 (il marchio di Auschwitz sulla sua pelle), mentre, nel documentario “Memoria-I sopravvissuti raccontano” di R.Gabbai, racconta la sua esperienza nel lager. Ma, tornando ai giorni nostri, a Manduria, in seguito ad una decisione deliberata dal Consiglio Comunale del 27/1/2006, ma mai stata attuata, si è deciso di dedicarle una piazza che commemorerà il suo nome. Dopo ben 8 anni, pare che “quest’idea” stia per diventare realtà o, almeno, tale diventerà sino a quando il Prefetto di Taranto non avrà espresso il suo parere e, dopodiché, verrà stabilita la data della cerimonia. Intanto, ciò che è dato sapere è che la Piazza presa in considerazione è quella ubicata nei pressi della via per Avetrana, l’attuale “Piazza P”, ma, prima di poter celebrare e ricordare una grande scrittrice, si può solo aspettare e attendere il consenso da parte del Prefetto.

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