DI LAURO DOCET / IL MIGLIOR TARANTO DELLA STAGIONE
Ci voleva tutta la competenza tattica e psicologica di mister Battistini per vedere all'opera finalmente un Taranto di ottimo livello contro un Brindisi ritenuto alla vigilia un autentico spauracchio da parte di giornalisti ed addetti ai lavori.
In tre settimane il nuovo allenatore ha cominciato a tirare le prime somme indirizzando la squadra verso il modulo tattico migliore oltre a fare scelte importanti sui giocatori da utilizzare. Si è reso conto che con la difesa a tre centrali piu' i due esterni, il centrocampo a due mediani e un tridente in cui tutti danno una mano in fase di non possesso il campo viene coperto meglio in entrambe le fasi. Si tratta di un 3-4-3 solido dove in avanti ad esempio ha risolto l'evidente incompatibilita' tra bomber Genchi, autore oggi di una doppietta e Giglio, tenendo in panchina quest'ultimo. Ma soprattutto ha rischiato nell'ultimo scorcio di gara Giampaolo Ciarcia', reduce da tre mesi di stop. Il palermitano ha subito preso per mano la squadra e con le sue geometrie e le sue aperture ha dato una grossa mano a Marsili nell'alzare la squadra permettendole di essere sempre pericoloso fino ed oltre il secondo gol di Genchi, forse viziato da fuorigioco.
Ma oltre gli episodi da cui sono venute le due reti tarantine, ve ne sono almeno altri 5 clamorosi in cui il Taranto poteva andare a segno a fronte di un Brindisi che, oltre alla rete di Varsi servito splendidamente da una super giocata dell'ex Ancora. ha tirato di nuovo in porta una sola volta nel secondo tempo con una punizione del suo numero 9 da trenta metri.
Ma si è vista in campo una squadra che oltre a lottare col coltello tra i denti ha corso tantissimo rispetto a quanto faceva con la precedente gestione tecnica. Segno che deve essere cambiato qualcosa a livello di preparazione atletica.
Cio' che da' sensazione di notevole forza atletica sono soprattutto Genchi e Gabrielloni, che oltre a rendersi sempre pericolosissimi in fase offensiva, hanno anche il merito di combattere su tutti i palloni pressando tutto quello che capita dalle loro parti, e pazienza se l'ex Maceratese a volte sbaglia troppo in zona gol, con l'eta' il ragazzo imparera' ad essere piu' freddo. A completare il tridente sulla sinistra questa volta è toccato a Gaeta, giocatore che sta recuperando la forma e che non dimentichiamoci in passato è stato capace di realizzare oltre venti reti a campionato in c2. Oggi ha preso un palo clamoroso, imbeccato splendidamente da Gabrielloni. Io credo che se continuera' a migliorare Gaeta potra' essere molto piu' utile di altri in questo ruolo proprio per la sua attitudine al gol e come ha fatto vedere oggi al sacrificio lungo la fascia. Chi non è stato molto brillante in mezzo al campo è stato Oretti, il ragazzo ci ha fatto vedere prestazioni molto piu' positive, diciamo che è incappato in una giornata negativa, a differenza di Marsili che sembra essere tornato quel forte centrocampista ammirato per quasi tutto il girone di andata. Sulle fasce molto bene Cicerelli, mentre Porcino sta un po' tirando il fiato dopo le prime venti partite a tutta birra. I tre centrali sono dei baluardi, anche se Prosperi e Porcino si sono fatti un po' sorprendere sull'azione del gol brindisino, ma per il resto Iboyo e Marino hanno giocato al gatto con il topo contro il centravanti avversario, assolutamente non pervenuto ed incapace di tenere una palla che sia una per far salire la sua squadra.
Questa analisi positiva nei confronti del gioco espresso dai ragazzi di mister Battistini sarebbe rimasta tale anche se non fossero arrivati i tre punti tuttavia si continua ad essere troppo Genchi dipendenti in fatto di reti e forse in questo Battistini puo' farci davvero poco, dal momento che è questione di caratteristiche degli uomini a disposizione.
Infine il trentasettesimo anniversario della scomparsa di Iacovone ha visto uno stadio abbastanza gremito grazie alla politica dei prezzi bassi.
Ancora una volta onorato il mito di Erasmo Iacovone.
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