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I Commercialisti chiedono allo Stato più attenzione

05.10.2017 17:00

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Il coordinamento degli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Puglia  chiede  allo Stato più attenzione. I nuovi adempimenti introdotti non hanno semplificato affatto l’attività dei Commercialisti. Il Presidente dell’ordine tarantino, dott. Cosimo Damiano Latorre, esprime tutte le perplessità del coordinamento.

 

Già nel mese di dicembre i Commercialisti avevano vigorosamente protestato perché il legislatore, a fronte di millantate semplificazioni, aveva invece introdotto a carico del mondo produttivo nuovi adempimenti quali nuove comunicazioni trimestrali di dati Iva, delle fatture e dei corrispettivi, perché il costo (per imprese e professionisti) di tali nuovi adempimenti sarebbe stato di gran lunga superiore al beneficio (del Mef).

Era stata anche segnalata la straordinaria complessità della nuova procedura informatica voluta dall’Amministrazione Finanziaria per gestire una quantità inverosimile di dati.

Gli appelli dei commercialisti sono rimasti inascoltati – afferma Latorre - La cronaca degli ultimi giorni sullo spesometro, unico nel panorama dei Paesi ad economia avanzata e non conforme alle raccomandazioni allo Stato Italiano degli Organismi Internazionali (FMI e OCSE), è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, che ha dato ampiamente ragione ai commercialisti.

 Ed infatti, la complessità del sistema fiscale è tale che nemmeno la stessa Amministrazione finanziaria è in grado di gestirla, anche in termini di Privacy dei Contribuenti! Negli ultimi giorni è stato infatti riscontrato che il sistema telematico non garantisce la riservatezza dei dati inviati.

I commercialisti insieme al mondo produttivo ed ai contribuenti tutti rivendicano con forza il diritto di essere rispettati e considerati. E’ giunto il momento di dire basta!!! E’ necessaria una vera svolta, siamo stanchi di parole e promesse, puntualmente disattese”.

 

I Commercialisti hanno da tempo dimostrato di essere al fianco del nostro sistema Paese, ma non sono più disponibili a lavorare in queste condizioni di estremo disagio, di perenne incertezza e di costante affanno, senza che anche l’Amministrazione faccia la sua parte.

I Commercialisti continuano ad affrontare i problemi ed a proporre soluzioni rispettose del lavoro e della dignità per raggiungere una vera semplificazione nell’interesse del Paese, ma sono stanchi di essere inascoltati.

 

I 131 Ordini Territoriali sono pronti ad a scendere in piazza ad un solo cenno del Consiglio Nazionale!

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