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GRAZIANO GALATONE INCANTA PALAGIANO

16.08.2013 17:03

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Sono passati quasi otto mesi dall'ultima volta in cui avevamo assistito ad un concerto di Graziano Galatone, cantante e attore teatrale. Il contesto ora è diverso rispetto a quello canonico della Concattedrale di Taranto e l'accompagnamento non è quello dell'orchestra della Magna Grecia e della splendida voce di Simona Galeandro


 

Stavolta l'artista di Palagianello si presenta nella location del centro di Palagiano con il suo gruppo (la G' Band) per sfornare un repertorio di classici della canzone italiana e internazionale, rivisitati e riarrangiati, ma sopratutto impreziositi dalla sua splendida voce. “Presentiamo una carrellata di successi degli ultimi 50 anni della musica italiana” dichiara Galatone prima del concerto.

“L'ho riproposta -prosegue- in chiave rock, moderna e coinvolgente perchè i protagonisti saranno gli spettatori”. Sul nuovo progetto artistico afferma: “Ho messo su questa la band: la G'band o, se preferite, la Graziano Band. Portavo già in giro questo spettacolo da ben 10 anni in varie località come Santo Domingo, Sharm el Sheikh, Djerba, Roma e tante altre. Ho deciso di proporlo in Puglia e non solo”. Le aspettative della vigilia dell'evento, organizzato dal bar Laterza di Palagiano (con l'ausilio di altri sponsorizzazioni), non tradiscono le attese. Poco più di un ora e mezza di spettacolo coinvolgente con un “aperitivo” di classici della canzone internazionale tra i quali spicca “Mamma Mia” degli Abba. La carrellata prosegue, come promesso, con i grandi della musica italiana da Lucio Battisti, Fausto Leali (davvero bella la rivisitazione di “Io Amo”), Claudio Baglioni, Jymmi Fontana (“Il Mondo”), Equipe 84 (“Io ho in mente te”), Gianni Morandi e Umberto Balsamo, intervallati dal sound caraibico e da canzoni coinvolgenti dal “Il Ballo di Simone” fino a “Gianna” di Rino Gaetano. La metà del concerto è dedicata alla musica popolare e folk con le famosissime “Ciuri, Ciuri”, “Oh mia bela Madunina”, “Malafemmena” (omaggio a Totò), “ Tu vuó fa l'americano” di Renato Carosone, “Lu Primm'ammore” e tante altre in una sorta di tour virtuale per lo Stivale. L'eclettica voce di Galatone permette di esplorare i lidi delle sonorità sudamericane con “Ai Se Eu Te Pego!”, “Bamboleo” e “Tristeza” ma anche di tante tracce da veglione di Capodanno. L'artista salta disinvoltamente da “New York, New York” di Frank Sinatra fino all'interpretazione del capitano Febo (personaggio che lo ha fatto conoscere al grande pubblico) del “Notre Dame De Paris”. Struggente e d'impatto il finale con “Volare” di Domenico Modugno e “Un Senso” di Vasco Rossi. Il numeroso pubblico apprezza, malgrado la mancanza dei consuetudinari “bis”. Putroppo l'ora tarda e l'oltrepassare della mezzanotte impongono un protocollo monco giusto nel finale. Peccato...sarà per la prossima. Di un cantante come Galatone non ne abbiamo mai abbastanza.

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