Giovanili: al Real San Giorgio per crescere
a cura di Fabrizio Izzo
In un calcio dilettantistico praticamente agonizzante vista la mancanza di danaro di sostentamento, il rifugio naturale è sicuramente il settore giovanile. Questo non perché i giovani costino di meno ma perché i soldi investiti nei giovani possono essere recuperati o risparmiati successivamente. Per sommi capi, se in una società dilettantistica il settore giovanile funziona un domani la prima squadra potrà essere composta, per la maggior parte, da giovani calciatori provenienti dal vivaio con spese nettamente inferiori e un programma tecnico tattico lineare che segue un unico binario in evoluzione. Utopia? No, assolutamente no; basta programmare e pianificare, essere convinti del progetto e lavorare sodo perché dia i frutti. Al Real San Giorgio stanno mettendo in pratica esattamente questa teoria. La società ha iniziato il programma giovani nel 2014 e oggi si cominciano a cogliere i frutti. Una Juniores terza ma con buone prospettive, la squadra degli Allievi che sta ammazzando il campionato di riferimento con notevoli probabilità di promozione ai campionati regionali e i Giovanissimi che, nonostante siano partiti da zero, viaggiano al terzo posto in classifica e migliorano di giorno in giorno. I meriti societari sono indiscussi e li riassume il neo Presidente Galeone: “È un progetto fondamentale per la sopravvivenza del nostro calcio, la cura del settore giovanile deve essere posto al centro della crescita societaria.” I motori di questo ambizioso progetto sono comunque gli allenatori.
Mister Vito Leone, allenatore della Juniores regionale : “È il mio primo anno alla Juniores, un’ esperienza nuova e fino ad ora positiva. Lavoro con ragazzi più grandi, maggiorenni, che sanno già cosa significa giocare, non devo insegnargli a calciare, devo gestirli. In campionato abbiamo il miglior attacco, siamo terzi in classifica, abbiamo una buona difesa, insomma stiamo facendo bene e possiamo sperare in qualcosa di importante, saranno fondamentali le prossime due partite. Comunque, a prescindere dall’andamento nel girone, l’obiettivo principale della Juniores è quello di essere il serbatoio naturale della prima squadra, per me una bella e importante responsabilità. A tal proposito il dialogo e il confronto con mister Gidiuli è fitto e molto valido. Lo scopo futuro è quello di portare gli Juniores, un po’ per volta, ad esordire in Promozione e un domani avere una squadra con tanti ragazzi del settore giovanile. A riguardo devo dire che frequentemente i giovani calciatori, della mia Juniores, vengono convocati per la gara della domenica. La dirigenza è molto attenta al nostro operato, c’è dialogo e scambio di idee e ci seguono costantemente a dimostrazione del fatto che il progetto giovani qui a San Giorgio è ritenuto un punto fermo.”
Mister Giuseppe De Bartolo, allenatore degli Allievi provinciali: “Ho un gruppo di ragazzi davvero bravi. La squadra è composta da giocatori già presenti dallo scorso anno e una buona parte chiamati da me durante gli stage che la società ha organizzato prima dell’inizio della nuova stagione. Non mi aspettavo un exploit di questo genere (primi in classifica a punteggio pieno, miglior attacco e miglior difesa) ma confidavo in un buon campionato. Siamo partiti in sordina ma ora non possiamo più nasconderci, dobbiamo andare avanti. Dobbiamo cercare di fare meglio possibile, non basta vincere solo il girone, dobbiamo acquisire quei privilegi che ci consentirebbero di giocarci i Play-Off in una sola gara. Il nostro segreto è il divertimento, giochiamo per divertirci, è questo il carburante della nostra squadra, il divertimento. I ragazzi devono scendere in campo per allenarsi o per la gara con il sorriso, il mio compito è quello di disciplinarli. Educazione nello spogliatoio e sul terreno di gioco, verso gli avversari e gli arbitri (limitando i cartellini). Vincere il campionato sarebbe una grandissima soddisfazione per la società e per il lavoro profuso dai ragazzi. Il neo Presidente Galeone è molto attento al settore giovanile, con lui c’è un rapporto quasi quotidiano e in più abbiamo relazioni abbastanza aperte tra noi allenatori con scambi di opinioni sempre costruttive.”
Mister Marco Giunta, allenatore dei Giovanissimi provinciali: “Ho accettato di venire a San Giorgio pur sapendo di dover costruire una squadra da testa a piedi. La mia rosa è stata assemblata con tutti i ragazzi che si sono presentati agli stage, che hanno accettato di vestire questi colori e attraverso qualche conoscenza. La caratteristica dei miei ragazzi è che tutti hanno voglia di giocare. Ho costruito una squadra anche nei ruoli, tanti non sapevano dove giocassero realmente, sono riuscito a dare un’identità calcistica a questi giovanotti che corrono dietro ad un pallone divertendosi. La società non mi ha chiesto di vincere, mi ha chiesto di costruire ed io così faccio, durante le partite giocano tutti indistintamente. In campionato siamo terzi con buone possibilità di arrivare secondi ma per me già giocarmi le gare a viso aperto contro gli avversari è un buon risultato. Nella mia rosa ci sono un paio di elementi di spicco, ho due portieri affidabilissimi ed è un grandissimo privilegio. La cosa che mi ripaga maggiormente è l’opportunità di far stare insieme ragazzi di diversa estrazione sociale, di far sentire importanti anche quegli elementi insicuri e con poca autostima, di spronare i timidi, insomma cercare di gettare le basi perchè queste gambette che scorazzano in lungo e in largo per il campo domani possano diventare uomini prima che calciatori.”
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