Il punto sulle pugliesi nel basket nazionale
a cura di Manuel Costella
Dopo aver tracciato il bilancio di tutte le compagini cestistiche dell’arco jonico, si passa a riassumere quella che è stata la stagione appena trascorsa per le formazioni nostrane.
Cominciando dal basso, menzione meritano Udas Cerignola e Diamond Foggia, che dopo aver trionfato nei playoff di C Silver, si stanno attualmente giocando le proprie chance negli spareggi interregionali per la promozione in Serie B.
La Serie B, appunto, che nel girone D vedeva nella Puglia la regione più rappresentata (6 squadre su 16).
In fondo si piazza la New Basket Mola. Volenterosa la stagione della Geofarma, guidata da coach Cazzorla prima, da coach Miriello poi, che paga l’inesperienza di una squadra giovanissima, con l’età media più bassa del campionato, di poco superiore ai 20 anni. Nonostante ciò, i baresi hanno sempre onorato la maglia (un esempio la gara con Montegranaro), e hanno a tratti accarezzato i playout, soprattutto dopo il successo di Martina Franca. Ma non è bastato per evitare l’ultimo posto e la Serie C.
Detto in precedenza per Martina Franca e Taranto, che hanno ottenuto dopo la lotteria dei playout risultati contrastanti, sorriso a metà per la NP Monteroni. Stagione con tanti e alti e bassi per il roster salentino. Dopo una partenza lanciata, che ha incluso la rottura con coach Lezzi per divergenze con la società, i leccesi hanno frenato la loro corsa dopo gli infortuni di elementi di valore come Potì e Rodriguez: striscia negativa di sette sconfitte che portano in basso la squadra di coach Manfreda. Con la formazione al completo e l’aggiunta del pivot Serio la NPM ha cominciato la scalata nel girone di ritorno verso gli spareggi promozione, non raggiunti all’ultima giornata nonostante la vittoria con Valmontone.
È infatti l’Ambrosia Bisceglie a staccare il pass per i playoff a discapito di Monteroni, vincendo a Vasto e centrando l’ultima posizione utile per affrontare la post season. Eppure l’avvio shock (5 sconfitte in 6 incontri) poteva far pensare ad una stagione complicata per la compagine del nord barese. Sollevato dall’incarico coach Corvino, rilevato da Fantozzi (argento con la Nazionale Italiana agli europei del ’91), che segna il decisivo cambio di rotta, ma la prima parte di stagione non è soddisfacente. Il mercato invernale porta in dote il pivot Leggio e il ritorno del play Mauro Stella. Il girone di ritorno viene affrontato in discesa, e sbancando il PalaQuarta di Monteroni i “lions” e irrompono in zona playoff, che terminano però solo dopo due gare a favore della capolista San Severo.
Proprio dalla casa della Cestistica San Severo arrivano forse i maggiori rimpianti a fine stagione, nonostante questa sia terminata oltre le previsioni più rosee. Neopromossa da capolista della Serie C, la formazione giallo nera ritorna nel basket che conta riconfermando coach Coen e allestendo un roster le cui peculiarità sono difesa e intensità, infarcita di tasselli determinanti come Quarisa, Ciribeni, passando per Ricci e finendo a Dimarco e Scarponi. Il tempo di “scaldare i motori”, e i foggiani piazzano sedici vittorie di fila, serie interrotta da Campli solo al sesto turno di ritorno. Il successo esterno ai danni la vice-capolista Montegranaro permette alla società del Tavoliere di condurre il girone fino al termine della regula season, concludendo a pari 50 punti proprio con Montegranaro ma favorita dalle vittorie in entrambi gli scontri diretti. Gli spareggi promozione iniziano superando dopo sole due gare il Bisceglie, ma in semifinale, con Quarisa out per infortunio, Pescara vince tre gare su quattro e fa fuori l’Allianz, che è pronta per riprovare il grande salto nel 2016/17.
Superando la Serie A2, che nel proprio organico non presenta team pugliesi, si passa direttamente alla Serie A, dove è l’Enel Brindisi l’equipe portabandiera del movimento cestistico della nostra regione. Costanza è stata la parola che ha caratterizzato in negativo il cammino nella massima serie dei biancoblu, al contrario delle previsioni. Un campionato molto altalenante, come dichiarato dallo stesso coach Bucchi, che dopo cinque anni lascerà la panchina all’altamurano Meo Sacchetti, reduce dalla separazione da Sassari. Il settore esterni è sin dal principio falcidiato da problemi fisici, la squadra fa fatica a raggiungere la continuità di risultati. Il roster pian piano cambia volto, non basta il talento di Adrian Banks per avere la meglio sulle avversarie, e nel finale l’obiettivo primario, i playoff scudetto, non viene raggiunto. A pesare sulla prima parte di stagione anche i molteplici impegni in Eurocup, la seconda competizione europea, dove l’Enel rimedia solo l’ultimo posto nel girone B con una sola vittoria all’attivo, e in Coppa Italia i brindisini non si qualificano al termine del girone d’andata di campionato. Necessario premere il tasto Reset in vista della prossima annata.
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