Di Lauro Docet / Passa il Taranto in una partita da Lega Pro

a cura di Mimmo Di Lauro

25.05.2015 17:15

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La formazione del Taranto di ieri (foto tarantofc.it)Grande spettacolo sia in campo sia sugli spalti oggi allo Iacovone di Taranto.
Ha vinto meritatamente il Taranto, tra l'altro in 10 uomini per tutto il secondo tempo a causa dell'espulsione di Marino per un fallo che sembra essere sfuggito atutti, immagini televisive comprese.
E comunque l'arbitraggio di oggi, degno della categoria, ha lasciato scontenti tutti. Questo accade sovente quando, come oggi, le giacchette nere vogliono ergersi a protagonisti innestando situazioni che alla fine hanno innervosito tutti.
Il Taranto si presentava in campo con Vaccaro per Marsili e Gaeta per Mignogna in non buone condizioni fisiche. Il Potenza doveva fare a meno del suo uomo piu' importante, il centravanti Palumbo appiedato dal giudice sportivo.
A detta del secondo allenatore del Potenza, in sala stampa al posto di Giacomarro, anch'egli espulso, il Potenza doveva giocare una gara attendistica nel primo tempo per venire fuori poi nel secondo tramite i suoi palleggiatori.
E da un punto di vista del risultato cio' gli stava dando ragione visto che nel primo tempo si era ancora sullo 0-0 con un uomo in meno da parte rossoblu'.
Risultato bugiardo perche' almeno tre volte il Taranto si era affacciato in maniera pericolosissima dalle parti di Patierno, in una delle quali con Genchi tirava alto da ottima posizione. Il bomber aveva pero' la sfortuna che il piede su cui è capitata l'occasione era il destro, con cui Hulk riesce solo a scendere dal letto la mattina.
Un'occasione discreta l'aveva anche il Potenza col gran tiro di Cianni dai venti metri, laddove Mirarco deviava sopra la traversa facendo intravedere l'ottimo stato di forma.
Nel secondo tempo, dopo un avvio a forti tinte rossoblu', proprio mentre il Potenza stava cominciando ad uscire la testa dal sacco, Gabrielloni su cross di un monumentale Ciarcia' veniva strattonato irregolarmente da Schettino. Per l'arbitro rigore sacrosanto con Patierno che si rendeva protagonista di una manfrina poco edificante andando a "zappare" con la scarpa sul dischetto per rovinarlo e rendere difficile la conclusione a Genchi, il quale da par suo lo spiazzava e finiva lui per schernirlo.
Il Potenza non riusciva ad avere una grande reazione, mentre Genchi di "destro" falliva un'altra clamorosa occasione. Da un punto di vista tattico mister Cazzaro' aveva sopperito all'espulsione di Marino togliendo un evanescente Gaeta e facendo entrare capitan Prosperi che in settimana aveva dichiarato di lasciare Taranto a fine anno. La grinta del capitano era quella di sempre e in una  battaglia come questa il suo ardore era utilissimo. Da un calcio d'angolo calciato da Vaccaro arrivava l'impetuosa incornata di Nicolas Iboyo che raddoppiava a favore del Taranto quando mancava circa un quarto d'ora alla fina. Solo in quest'ultimo tratto della partita il Potenza si svegliava sciorinando bel gioco e conclusioni importanti. Su almeno 4 occasioni Mirarco era strepitoso nel mantenere la porta inviolata dando dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, di essere il portiere piu' forte del campionato.
 

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