Coronavirus, intesa tra sindacati, imprese e governo: firmato protocollo per la sicurezza dei lavoratori. Confronto durato tutta la notte
da ilfattoquotidiano.it
Un faccia a faccia, in videoconferenza, durato tutta la notte. Dopo un lungo confronto è stata raggiunta l’intesa tra sindacati, imprese e governo per mettere in campo il “protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”. L’esecutivo ha assicurato ammortizzatori sociali per tutti e le fabbriche faranno qualche giorno di chiusura nell’attesa di attuare le nuove misure che saranno comunicate nel dettaglio dal segretario della Cgil Maurizio Landini, in una conferenza stampa su Facebook alle ore 12. Al tavolo erano presenti le principali sigle sindacali, Cgil, Cisl, Uil, ma anche Confindustria e Confapi, e, appunto, l’esecutivo.
“È stata una lunga notte di discussione, ma alla fine è prevalso un senso di comune responsabilità e di positiva unità che ci porterà ad adottare tutte quelle soluzioni straordinarie ed urgenti che potranno favorire il contrasto nei luoghi di lavoro alla diffusione del virus in ragione delle specificità di ogni singola realtà produttiva e delle situazioni territoriali”, sottolinea la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, dopo la firma del protocollo. “La nostra priorità rimane quella di tutelare la salute ed il reddito di tutti i lavoratori italiani”, specifica.
L’accordo che sembrava in discesa dopo il confronto di venerdì mattina, si è poi rivelato in salita, tanto da far stoppare in piena notte l’incontro, ripreso poi dopo un paio d’ore. Difficile trovare in poco tempo un’intesa che raccogliesse le esigenze di imprese e sindacati in maniera unitaria. A mettere in stand by il tavolo, secondo fonti presenti all’incontro, la difficoltà delle imprese ad accettare che le indicazioni alle aziende potessero assumere carattere vincolante preferendo, a un protocollo stringente, una specie di codice di autoregolamentazione. Indicazioni generali dunque e non azioni da concordare azienda per azienda con le Rsu/Rsa come invece chiesto dai sindacati. La premessa del premier Giuseppe Conte, comunque, era chiara: garantire “condizioni di lavoro di massima sicurezza”, insieme all’impegno nel reperire “mascherine e guanti” per tutti i lavoratori.
I punti al vaglio di imprese e sindacati, poi sottoscritti dal governo, erano undici: informazioni; modalità di ingresso in azienda; modalità di accesso dei fornitori esterni; pulizia in azienda; precauzioni igieniche personali; dispositivi di protezione individuale; gestione degli spazi comuni (mensa, spogliatoi, aree fumatori, distributori di bevande e snack); organizzazione aziendale (turnazione, trasferte e smart working); gestione degli orari di lavoro; spostamenti interni, riunioni, eventi interni e formazione; gestione di una persona sintomatica in azienda. Le imprese che avranno poi necessità di tempo per adeguarsi a queste misure di cautela potranno sospendere o ridurre le loro attività per alcuni giorni, approfittandone per sanificare le aree. Sarà consentito per questo il ricorso agli ammortizzatori sociali.
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