C.T.T. 'CHOC': SI DIMETTE GIUSEPPE GRASSI

L’ A.S.D. C.T.T. Taranto comunica che, in data odierna, Giuseppe Grassi ha rassegnato le proprie dimissioni da Presidente, adducendo motivazioni strettamente personali. Un fulmine a ciel sereno, dunque, incastonatosi in un periodo aureo per il tennistavolo ionico, assurto da poco alla ribalta del panorama nazionale. Decisione sofferta ma necessaria per l’oramai ‘ex’ numero uno del club dei due Mari, che lascia ai successori una preziosa eredità da custodire. Partita dai meandri della D nel 2010, la prima squadra ha di seguito ottenuto tre promozioni di fila, arrivando a tastare il sapore dei campionati nazionali e a partecipare allo scorso delizioso banchetto della B2, accanto a commensali provenienti da diverse regioni del Mezzogiorno. Un alacre lavoro, quello di Grassi, distintosi altresì per la valorizzazione del settore giovanile, che ha prodotto frutti succosi e maturi, senza lunghi tempi di attesa, giovani atleti costituenti un grosso potenziale tecnico per il futuro della società. Un tennistavolo inteso non soltanto come mera disciplina da praticare entro le mura di una palestra, secondo il Grassi-pensiero, bensì come vero e proprio veicolo sociale, che ha coinvolto scuole e istituzioni locali, come il CONI e l’ASL; in quest’ultimo caso, mediante l’attuazione di  progetti finalizzati al recupero di minori con difficoltà. A completare il quadro, gli eventi promozionali estivi e la realizzazione, di concerto con il Comune di Taranto, del primo Open Nazionale, in grado di portare sul ‘parquet’ del Palamazzola le eccellenze del tennistavolo nazionale e non solo, nonché il Torneo Nazionale Giovanile di Carosino e, nel medesimo luogo, il Top 600 Maschile e Top 200 Femminile. Da segnalare, inoltre, nel corso della gestione, la grande attenzione rivolta da un buon numero di imprenditori, pronti a sposare la causa pongistica attraverso una fruttuosa sponsorizzazione: un fenomeno piuttosto significativo e insolito a queste latitudini, riguardante uno sport a torto considerato minore ma in forte crescita.

Lasciata vacante la poltrona di ‘chairman’, non resta che attendere risvolti circa l’avvicendamento alla carica. Con la speranza di proseguire sulla stessa via maestra intrapresa già da qualche anno.