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Promozione: Grottaglie, La Volpe replica a Gardi

a cura di Fabrizio Izzo

19.11.2016 08:34

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Immagine ZaccagniCosì come era facilmente immaginabile non ha tardato a venir fuori la replica, di Carmelo La Volpe, alle parole pronunciate durante la conferenza stampa del Direttore Generale dell’Ars et Labor Grottaglie Nicola Gardi tenutasi martedì 15 novembre. Il noto imprenditore sangiorgese, più volte chiamato in causa, ha voluto precisare alcuni particolari relativi alla faccenda acquisizione/gestione della società grottagliese probabilmente oscuri alla maggior parte della gente e che nella conferenza stampa non sono emersi. La Volpe: “Andiamo per ordine.

Punto primo: nel mese di giugno, se non ricordo male, ai margini di un incontro relativo all’organizzazione di un torneo giovanile, al quale avrebbero partecipato le squadre del Real San Giorgio e Grottaglie, il Sig. Gardi, non ancora nominato DG della società Ars et Labor Grottaglie, si avvicinò e, in presenza di altre persone facenti parte del suo e del mio entourage, mi chiese se ero disponibile a creare un nuovo polo calcistico grottagliese, cambiando denominazione al Real San Giorgio e mantenendo la categoria oppure una nuova società sottolineando quanto importante fosse la mia presenza nel progetto.

Punto secondo: a luglio alcuni esponenti dell’Ars et Labor Grottaglie mi proposero l’acquisizione del titolo. La richiesta economica per l’ottenimento del titolo, seppur importante, venne ritenuta da me e dal gruppo a cui facevo capo fattibile, pertanto l’accordo non avrebbe avuto ostacoli e quindi c’erano gli estremi per procedere. Il giorno successivo all’incontro, quando bisognava iniziare a discutere i dettagli, l’iniziale richiesta economica era stata aumentata del 50%. Una trattativa su cui c’era già un accordo preso in presenze di più persone, in meno di ventiquattrore, non avrebbe potuto subire un alterazione così elevata. La mia decisione fu quella di lasciar perdere e interrompere la trattativa perchè ritenuta instabile. Nonostante tutto i contatti non si sono fermati.

Punto terzo: il 14 settembre, successivamente alla disfatta in campionato contro il Manduria e le dimissioni dell’allenatore, ho ricevuto una chiamata da parte del Sig. Gardi che mi chiedeva quale fosse lo stato del mio interessamento per l’Ars et Labor Grottaglie e quale impiego avrebbero avuto i dirigenti e i tecnici allora in forza alla società. La mia risposta fu chiara e definita: se arrivo io, voi andrete tutti via ad esclusione di qualche elemento del settore giovanile e i giocatori che saranno logicamente valutati. A queste parole la risposta del Gardi fu: per me la squadra sta bene così puoi non venire a Grottaglie. Il 15 settembre, il Presidente del Grottaglie con altri 4 suoi collaboratori, mi contatta per rivedere un po’ la situazione proponendomi la gestione della società fino alla fine della campionato per poi rilevarla, definitivamente, per la stagione 2017/18. Nell’occasione la richiesta economica venne ridotta al solo versamento della quota di iscrizione versata dal Gardi. Il 16 settembre, come da accordi presi con il Presidente, io con miei collaboratori e tutto il mio staff, portando anche qualche calciatore, ci siamo recati allo stadio D’Amuri perchè sarebbe dovuto avvenire il passaggio. Cambio gestione non andato in porto, nonostante gli accordi presi il giorno prima, perchè nella società Ars et Labor Grottaglie ci sono stati delle disarmonie e pertanto la trattativa saltò.

Punto quarto: nella settimana tra il 16 e il 23 ottobre nuovo contatto con il Presidente e il DG Gardi nella mia sede per riproporre lo stesso accordo precedente, ovvero gestione fino a fine campionato e acquisizione per la stagione 2017/18. La base dell’accordo era che non avrei voluto, assolutamente, soddisfare economicamente chi fino a quel momento aveva gestito la società. Specificando che mi sarei fatto carico solo di alcune situazioni pregresse a favore del Presidente. Sapevo dell’arrivo di un contributo dell’amministrazione comunale che, per quanto era nei miei piani, sarebbe stato utilizzato solo per la struttura e la squadra. Il non essere d’accordo, da parte loro, su questa base di trattativa ha fatto si che tutto svanisse. L’assegno chiesto a garanzia dal Gardi, soluzione da me non presa in considerazione, sarebbe stato firmato da terzi in attesa del contributo comunale. Per essere chiari il Gardi avrebbe voluto incassare il contributo.

Detto questo vorrei far notare a tutti i tifosi e alla gente comune che in un passaggio della conferenza stampa il sig. Gardi ha evidenziato come la mia figura, nell’ambito calcistico Grottagliese, non sarebbe servita, perchè al Grottaglie c’è bisogno di gente che voglia il bene della società. Bene a tal proposito vorrei chiedere se tutto ciò, il Sig. Gardi, lo pensava anche quando mi ha chiesto di collaborare per creare un secondo polo calcistico (punto primo) e soprattutto quanto bene voleva lui al Grottaglie in quel momento visto che ora è fortemente interessato al benessere della società. Non sono un ciarlatano, io con loro sono sempre stato chiaro nelle mie richieste, sono stato contattato sempre da loro e la mia immagine, dal punto di vista morale, non deve e non voglio debba essere intaccata da situazioni di questo tipo.”

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