Basket Femminile

CUS JONICO, IL PUNTO DI TONI CAPPUCCIO

01.08.2013 19:45

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GARA2 SEMIFINALI PLAY OFF DNC: CUS JONICO-BLS BANCA LANCIANO 73-57

Un traguardo storico per l'antica società (anno di nascita 1974) del Presidente Sergio Cosenza. Prima di tutto, però, ci piace sottolineare ed evidenziare la bella serata di sport vissuta nel Palamazzola, all'insegna del più puro e sano spirito educativo che ogni vera disciplina sportiva, in quanto tale, deve essere di esempio per tutti. Le due squadre si sono affrontate a viso aperto con corretta carica agonistica, senza mai un atteggiamento che potesse ledere i propri avversari.

Il pubblico ed i tifosi hanno apprezzato e si sono distinti anch'essi per correttezza e sportività.

Insomma una bella pagina di sano sport, a cui il basket ci ha abituato unitamente ad altre belle discipline sportive come il rugby, per esempio, e tante altre considerate, a torto, minori.

Nulla a che vedere con ciò che di negativo sua maestà (si fa per dire!) il calcio mostra.

In queste due ultime semifinali, prima con i sanniti di Airola e poi con i frentani del Lanciano, le squadre e le società hanno fatto a gara per assicurare la migliore accoglienza possibile.

Anche a noi di Multimedia, che abbiamo voluto dedicare loro la diretta streaming, sono arrivate attestazioni di stima per l'obbiettività del commento.

Sono cose che fanno piacere a fronte di altre che invece mostrano la corda....!!!

La gloriosa società abruzzese che, pur sconfitta, augura un “in bocca al lupo” al Cus!!!!!

Altro che 3° tempo, o far play che dir si voglia, “imposto”. Qui è tutto connaturato!!

La partita. Partenza nervosa e pasticciona da entrambi i quintetti, con un gioco farraginoso e polveri bagnate da parte delle bocche da fuoco, in particolare dei ragazzi di coach Salvemini.

La tensione nervosa è visibile, sia tra i più giovani frentani che tra i più navigati jonici.

Anche nel 2° quarto l'inerzia non cambia molto e si va avanti con botta e risposta.

Il buon gioco latita ma quello agonistico è molto intenso ed il pubblico apprezza comunque.

Si va all'intervallo lungo con il Cus avanti di soli due punti, 31-29.

“Santo spogliatoio” rimescola le carte e fa chiarire diverse soluzioni di gioco.

Al rientro sul parquet, l'inerzia positiva sembra però appannaggio del Lanciano che mette il naso avanti sia pure di poco ma il Cus comincia finalmente a macinare buon gioco sia in difesa, con la zona adattata tipica della match-up, che in attacco con una migliore gestione dei secondi di possesso e della migliore circolazione con e senza palla. Il tutto frutta il 55-38 ma, soprattutto, manda in angoscia il giovane team abruzzese che perde man mano il filo del discorso che continua nel quarto finale.

I pericolosi dall'arco, Scavongelli e Martelli sono i soli ad andare in doppia cifra (13 e 16), contro i quattro moschettieri del Cus, Leoncavallo (19), Fanelli e Moliterni (15), Sarli (11) che fanno sentire il peso della loro bombarda.

Naturalmente ad armarli ci ha pensato la sagacia da play di Giuffrè, di Valentini sempre prezioso nell'area pitturata e la carica agonistica del capitano Greco.

Alla fine standing ovation per tutti, compresi i tre baby, Salerno, Appeso e Prisciano.

Una citazione particolare, però, spetta al prode Leoncavallo, purosangue nella corsa e leone sotto i tabelloni (19 punti e ben 18 rimbalzi), pur doppiato e triplicato in marcatura.

Senza dimenticare lo stoicismo di Sarli e Giuffrè, che hanno stretto i denti per un polpaccio malandato. Insomma una dimostrazione di forte attaccamento.

Ed il coach? Eccolo, sorridente e soddisfatto, al nostro microfono:“complimenti a noi ma anche al Lanciano, una squadra giovane e con più ritmo che ci stava creando grattacapi, nel primo tempo. Nello spogliatoio ho ricordato ai ragazzi che questa è casa nostra e qui comandiamo noi. Perciò facciamoci un bel regalo e andiamo in finale. Abbiamo quindi cambiato qualcosa nei dispositivi di gioco, in particolare quelli difensivi, con la difesa a zona adattata che ci ha permesso di togliere qualche sicurezza ai play avversari, pur sempre pericolosi (Di Emidio, Di Sante).

Le difese match-up funzionano bene quando, ovviamente, vengono eseguite bene in sinergia”.

Ed ora la soddisfazione della finale contro un temibile Maddaloni che in casa non perde da ben due anni: “non importa nulla del passato. Tra l'altro noi lì siamo stati ad un passo dalla vittoria e solo un fortunato tiro dell'ultimo secondo ce l'ha privata. Figuriamoci se possiamo impressionarci adesso che è una finale”. AUGH!!! HO DETTO!!!

Dulcis in fundo, il presidente Sergio Cosenza, una vita da basket.

Presidente, l'avrebbe immaginato un finale di stagione così?

“Proprio così, no! Ai ragazzi ed al coach avevamo chiesto di migliorare la posizione in classifica della stagione scorsa, magari aggiungendo qualcosa in più nella lotteria dei play off.

Abbiamo conquistato addirittura la finale ed ora ci godiamo questo momento magico di risultati, di gioco e, cosa ancora più gratificante di massiccia presenza di pubblico e tifosi, come non si era mai verificato in passato. Vedere quasi 1500 spettatori urlanti, festanti e corretti sugli spalti del Palamazzola è stata una meravigliosa e degna cornice per i nostri sforzi. E' stata anche una bella giornata di sana sportività in campo e sulle gradinate, anche per la presenza di uno significativo gruppo di tifosi abruzzesi accolti bene com'è nel nostro e nel loro stile. Complimenti a tutti.

Ora pensiamo subito alla finale contro il forte Maddaloni, domenica 2 giugno da loro, mercoledì 5 in casa nostra ed eventuale bella domenica 9 in Campania.

Con i debiti e giusti scongiuri, sarebbe bello festeggiare ancora nel nostro mitico PalaMazzola.

Il PalaMazzola è stato sempre palcoscenico di grandi e scudettati festeggiamenti con il grande Cras. Noi ci auguriamo che lo possa essere anche per i valorosi maschi del CUS JONICO!!!

Buon basket a tutti

Toni Cappuccio


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