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TARANTO. L’IMMEDIATA APERTURA DEL CANILE DI PAOLO VI TRA LE POLEMICHE

11.11.2014 00:02

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Stefàno: “Serve ad arginare il fenomeno del randagismo”

E’ stato aperto stamane, 10 novembre c.a., il canile sito nel Rione Paolo VI di Taranto. Tra le tante polemiche che si sono sollevate da parte delle associazioni animaliste, ben diciotto cani, provenienti dalla struttura sanitaria del quartiere Tamburi, sono stati trasferiti, nell’odierna mattinata, nel complesso a stabulazione libera situato nel rione Paolo VI.
Stefàno, dal canto suo, dichiara che la scelta di attivare in maniera imminente l’impianto, deriva, proprio, dalla problematica relativa al randagismo che, nelle ultime settimane, pare stesse attanagliando la cittadinanza.
L’Assessore all’ambiente, Vincenzo Baio, ha tenuto a precisare: “La volontà di mettere in funzione il canile a stabulazione nasce dall’esigenza di rendere fruibile il canile sanitario che consente al personale veterinario della ASL di curare gli animali e sterilizzarli prima di trasferirli nel canile di stabulazione, in attesa di un’adozione. Si tratta di un vero e proprio pronto soccorso e, pertanto, abbiamo la necessità di liberare dei posti e decongestionare il territorio dalle lamentele dei cittadini”.
La dislocazione degli animali ha sollevato non poche polemiche da parte del coordinamento delle associazioni animaliste che, già nei giorni precedenti, avevano denunciato il “modus operandi” dell’attuale Amministrazione Comunale. Difatti, secondo quanto rilasciato da quest’ultime, il Sindaco avrebbe concesso la gestione e l’affidamento del nuovo canile “senza rispettare il regolare espletamento della gara d’appalto, affidando, invece, l’incarico a personale improvvisato”.
A tale “accusa”, l’Assessore ha così, prontamente, risposto: “Noi abbiamo messo a bando pubblico la gestione del canile, bando che però è andato deserto. Ispirandoci, quindi, ad una normativa legislativa che consente l’autogestione, abbiamo affidato il canile ad operatori comunali che si sono offerti di svolgere, in maniera del tutto volontaria, le loro ore lavorative al servizio del canile”.
In effetti, un’ordinanza comunale datata 27 ottobre c.a., comunica che “la gestione diretta dell’impianto con eventuale ausilio delle associazioni regolarmente iscritte all’albo regionale che volessero contribuire volontariamente al benessere degli animali, sono invitate a presentarsi il giorno 4 novembre alle ore 10,30 per individuare, tramite sorteggio, un’associazione disposta a prestare collaborazione nella gestione diretta del canile da parte del Comune”.
L’invito della Direzione Ambiente del Comune è, dunque, stato rimandato al mittente. In questo modo, Baio, incalzando, decide di concludere il suo discorso: “Le varie associazioni hanno pensato bene di disertare il nostro invito a collaborare. Avevamo offerto soltanto un rimborso spese di 250€ al mese per la gestione del canile. Evidentemente, nel codice del “volontariato” non è prevista tale somma. In ogni caso, noi andremo avanti”.


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