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Serie C - FIP e tesseramento stranieri. Il comunicato delle società colpite dal blocco

A cura di Manuel Costella

31.03.2017 18:06

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A distanza da una sola settimana dall’incontro tenuto presso il centro Congressi Cavour di Roma, oltre quaranta società, appartenenti ai campionati di serie C Silver e C Gold hanno deciso di dare corpo, in maniera concreta, alla legittima protesta da più parti manifestata nei confronti della Federazione Italiana Pallacanestro, rea di aver snaturato il regolare svolgimento dei campionati. È stato sottoscritto un documento con cui le medesime società chiedono l’intervento immediato delle autorità preposte onde consentire il regolare svolgimento dei campionati.

Tale ferma presa di posizione origina dai provvedimenti assunti dalla FIP stessa, nei primi giorni di marzo, di inibire, a campionati in svolgimento ormai da tempo, ad alcune società di schierare giocatori extracomunitari senza fornire alcuna giuridica motivazione  e senza aprire un tavolo di confronto con tutti gli associati.

Lo scopo di tale dissenso è quello di manifestare, in maniera concreta, alle autorità preposte, (ministeri, ambasciate, Coni e Fip) il totale disallineamento delle società firmatarie da una Federazione che a campionato in corso ha deciso discrezionalmente di snaturare i regolamenti e di applicarli in forma arbitraria, rinunciando alla sua funzione di ente pubblico, cioè di equo regolatore.

Alla luce di quanto sopra espresso tutte le Associazioni Sportive Dilettantistiche firmatarie chiedono in via d’urgenza che le Autorità intervengano immediatamente al fine di ripristinare un equilibrio formale e sostanziale all’interno di una complessa vicenda, fornendo le spiegazioni da tempo richieste, previa immediata sospensione del campionato e restituzione degli emolumenti percepiti per i tesseramenti assunti definiti come irregolari, precisando che in caso di annullamento delle sospensioni, la stessa federazione autorizzi in via cautelativa l’utilizzo in campionato/gare dei giocatori extracomunitari attualmente regolari sul territorio dello Stato onde evitare un pregiudizio irreparabile nella formazione della classifica, e questo fino al termine di controlli seri, attualmente non in corso, come evidente dal fatto che in alcune zone italiane non è stato preso invece alcun provvedimento, ed in altre sono stati invece sospesi giocatori assolutamente in regola con i permessi, anche lavorativi, dello stato italiano.

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