Il Premio Città di Taranto torna con "Calapranzi"
Il cartellone organizzato dai direttori artistici Lino Conte e Aldo Salamino continua con la Compagnia “Zoo di legno” e la commedia “Il calapranzi”, atto unico con la regia di Michele Cipriani, scritto da Harold Pinter con la traduzione di Alessandra Serra. L’appuntamento è fissato per giovedì 30 marzo alle ore 21 sul palcoscenico del Teatro Comunale Fusco.
L'azione si sviluppa in un seminterrato spoglio e desolato dove due uomini, Ben e Gus, sono in attesa di qualcosa.
Ben, il capo dei due, trascorre il tempo leggendo il giornale. Gus, invece, è più passivo ma utilizza la parola in modo costruttivo, facendo domande che però non trovano risposta. Ne derivano in conseguenza dialoghi vuoti, illogici, irrazionali. Con il passare del tempo si scopre che essi sono due sicari professionisti e che attendono istruzioni da un misterioso capo, che sembra comunicare con loro tramite un "calapranzi" dal quale scendono oggetti e messaggi. Ben e Gus non conoscono la loro vittima; sanno solo che prima o poi entrerà dalla porta del seminterrato in cui sono reclusi e che dovranno ucciderla. Nell'attesa snervante il termpo è riempito con futili parole in un crescente stato di ansia che li porta spesso allo scontro verbale. Il dramma termina con il sipario che si abbassa nel momento in cui Ben puntando la pistola verso Gus è indeciso se eliminare il suo amico che rappresenta, secondo alcune chiavi di lettura, la sua interiore personalità.In scena Axel Caponio (Gus), Bruno peluso (Ben), l'ombra (Lino Basile) per la regia di Raffaella Caputo.
L’ingresso dello spettacolo è previsto a partire dalle 20.30, con sipario alle ore 21. Il costo dei biglietti è di 10 euro per la platea (ridotti Fita, Uilt, Over 70, bambini fino a 10 anni al costo di 8 euro) e di 8 euro per la galleria e le logge. Per informazioni sono a disposizione i numeri 3427103959 e 3923096037.
Il terzo appuntamento con il Festival "Premio Città di Taranto" è in programma giovedì 27 aprile con il Laboratorio di Mimmo Fornaro e la commedia “L'urlo”, con la regia dello stesso Fornaro.
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