DI LAURO DOCET / GABRIELLONI, UN FUNGO D'AREA VINCENTE
Fino a non molti anni fa alcuni giornalisti avevano coniato il termine "fungo d'area" per quegli attaccanti che in area uscivano come all'improvviso in mezzo ad una selva di gambe per timbrare puntualmente il cartellino col cosiddetto gol di rapina.
In particolare fu un inviato della rai di Verona ad inventare questo nomignolo per un centravanti dell' Hellas, tale Lunini che sembrava "sbocciare" dal nulla anticipando costantemente compagni ed avversari per la zampata vincente.
Gabrielloni è un tipo di attaccante del genere per quanto riguarda il suo habitat preferito, che è l'area di rigore, ma come calciatore è anche molto altro.
E' un ragazzo che puo' giocare in tutti i ruoli offensivi, da centravanti, da seconda punta, da esterno e lo fa sempre con una dedizione ed uno spirito di sacrificio notevoli, con quella voglia di emergere e di lottare che differenziano i giocatori importanti da quelli mediocri.
La partita di oggi del Taranto si racchiude nel suo gol e nei suoi continui ripiegamenti a dar manforte a centrocampo e difesa. Poco altro di veramente positivo c'è da sottolineare in questa prova se non l'ottima prestazione della difesa, tornata ai suoi uomini di migliore qualita' centralmente. Gli avversari hanno avuto un buon primo tempo, con un paio di buone occasioni ma nel secondo tempo il Taranto è stato bravo ad aggredire subito l'avversario creando i presupposti per il gol vittoria.
Per usare uno dei tanti luoghi comuni tanto utilizzati in questo sport si potrebbe dire che oggi il Taranto è stata una squadra cinica, che ha fatto tesoro di un gol venuto su calcio d'angolo e che ha poi saputo gestire al meglio il risultato non concedendo niente agli avversari. Spesso si dice che una squadra è cinica quando, come oggi, non gioca un bel calcio, produce pochissimo e porta a casa i tre punti.
Personalmente mi auguro che domenica prossima a Cava scenda in campo una formazione con un fromboliere in meno e penso a un D'avanzo che sarebbe subissato di fischi dal primo al 90' minuto e un centrocampista in piu', Oretti, con Vaccaro piu' libero di costruire gioco e inserirsi in avanti per provare il tiro vincente.
Una sorta di 4-3-3 con Gabrielloni e Genchi ai lati di Giglio.
Intanto, invece di parlare di calcio, di tattica, di emozioni in campo e fuori, tiene banco una ridicola querelle tra la stampa sportiva locale e il permaloso Favo. Sembrerebbe una gara a chi è piu' duro; è, invece, una comica del tipo a chi la fa l'aspetti con tanto di personaggi sui titoli di coda.....peccato che a nessuno sia venuto voglia di ridere...
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