Taranto disfatta pesante: il Catania vince 5-1
Quella di oggi potrebbe essere stata l’ultima partita al vecchio Stadio Iacovone. Con i lavori di ristrutturazione già cantierizzati e i dubbi su dove si giocheranno le prossime partite casalinghe, la sfida contro il Catania ha assunto un valore simbolico. Ma sul campo non c’è stata storia: il Taranto è stato travolto con un pesante 5-1, aggiungendo un’altra pagina nera a una stagione da dimenticare.
L’unico settore aperto era la tribuna, dove gli ultras della curva nord si sono trasferiti, portando con sé cori e passione. Per una volta, quel settore silenzioso ha vissuto come una curva, guidata dai tamburi instancabili della nord.
I tifosi hanno cantato dall’inizio alla fine, anche anche davanti all'umiliazione di una squadra allo sbando.
Il Catania ha dominato fin dall’inizio: Ierardi ha sbloccato il risultato al 23’, seguito un minuto dopo da Stoppa, approfittando di un errore clamoroso di Marong. Al 45’+1, Inglese ha firmato il tris, chiudendo di fatto la partita già nel primo tempo. Nella ripresa, Guarracino ha provato a ridare speranza al 68’ con una punizione precisa, ma il Catania ha ripreso il controllo con Montalto al 79’ e Forti all’86’.
Per il Taranto è la quarta sconfitta consecutiva, e la classifica si fa sempre più complicata.
Sugli spalti, però, l’atmosfera ha raccontato un’altra storia. Se questa è stata davvero l’ultima partita del vecchio Iacovone, non c’è stato spazio per la nostalgia, ma solo per un grido di resistenza e orgoglio.
Intanto, fuori dal campo, la situazione societaria resta critica. La cessione, tanto attesa, sembra vicina, ma l’attenzione è tutta focalizzata sulle scadenze del 16 dicembre. Mancare gli impegni finanziari significherebbe la radiazione e la fine del calcio professionistico a Taranto.
Ora c’è incertezza anche sul prossimo match casalingo contro il Giugliano, previsto per il 22 dicembre. Dove si giocherà non è ancora chiaro, ma una cosa è certa: questa città e questi tifosi meritano molto di più.
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