GLI ULTRAS DELLA CURVA NORD DEL MARTINA VINCONO SEMPRE
Li vedi piangere, soffrire, esultare, gioire. Li vedi allo stadio a lavorare quando lo stadio è ancora vuoto perché alla partita manca ancora qualche ora, ma loro quella partita la stanno vivendo minimo da una settimana. Li vedi intenti a preparare coreografie, striscioni, a studiare intonazioni, cori che poi ti rimangono nella testa e ti fanno vibrare. Sono tutt'altro che estranei al mondo circostante perché nelle loro esternazioni c'è sempre spazio per quello che ci accade intorno, c'è spazio per la solidarietà come quella per il caso Cucchi, c'è spazio per la sensibilità come quella che invita Giuseppe il ragazzo investito a lottare per la vita. Li vedi caricare ed incitare la squadra quando la squadra ha più che mai bisogno di loro, di giocare per quella maglia che va onorata. Li vedi portare i pasticcini alla ripresa degli allenamenti come a voler dire: "Grazie, con questi tre punti ci avete reso felici. Insieme ce la facciamo". Li vedi preparare con cura maniacale le trasferte perché loro sono in grado di macinare chilometri su chilometri mettendo da parte per una giornata mogli, fidanzate ecc. pur di seguire la propria passione per la propria squadra. Sono sempre presenti e numerosi, in casa come fuori. Sono loro, gli irriducibili ultras della curva Nord del Martina, gente semplice che ama e prova sentimenti sinceri, che si accontenta di poco, di un pallone che rotola nella porta giusta, di un ringraziamento dei giocatori prima della gara ed al triplice fischio finale, e se avrai sudato la maglia, indipendentemente dall'esito finale, saranno solo applausi. Per loro i novanta minuti sono sacri e si incita fino alla fine, con tutte le proprie forze e sempre più forte. Molti la partita la vivono così tanto che, paradossalmente, sono costretti a vedersela in streaming da qualche parte il giorno dopo, consapevoli che molte volte è più importante far sentire il proprio calore che godersi lo spettacolo. Ne fanno di sacrifici gli ultras del Martina, sempre autodidatti e divorati da una fede che li rende vivi, caldi, compatti e decisivi. Sì, perché molto spesso si parla di dodicesimo uomo in campo e della sua importanza, ma non in tutte le piazze sanno cosa sia. A Martina sì, lo sanno. A Martina questo dodicesimo uomo in campo esiste e sono loro, i tifosi del Martina (guardare per credere, ad esempio, la partita vinta con il Messina). E non è un caso se i primi a dedicarli la vittoria siano stati proprio il mister ed i giocatori che in campo si muovono anche in base al clima che si respira nello stadio. Li vedi sempre cantare, perché la salvezza del Martina passa anche da loro, loro che vincono sempre.
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