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La Taranto sportiva che piace a noi

E' stato un fine settimana all'insegna della pratica sportiva diffusa tra tante “discipline”

06.05.2015 10:51

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Toni Cappuccio intervista alcuni agonisti della società Athlos di MateraTaranto è stata rappresentata nella sua immagine migliore, quella della gente che ha voglia di giocare, di gioire della bellezza del suo territorio, altrimenti deturpato dalla grande industria.

Tanti sono venuti nella nostra città, attratti da un calendario di manifestazioni davvero nutrito.

Il cosiddetto “concertone” di musica, lotta civile e forti testimonianze, organizzato e gestito direttamente da attori, musicisti e cantanti, con in testa i tarantini doc, Michele Riondino e Mietta che hanno rifiutato qualsiasi contributo dalle istituzioni “civili” e sindacali che, invece, a Roma lo hanno fatto nella classica forma di ricorrenza. A quanto sembra, Taranto ha prevalso questa volta.

Tutto offerto in forma e sostanza gratuita per diffondere il grande messaggio di una città che vuole cambiare rotta per offrire un'immagine finalmente diversa, per riprendersi la propria identità.

Il tutto ripreso da RadioRai1, in diretta con una lodevole no-stop.

Si calcola una massa di oltre 200mila spettatori assiepati nel grande spazio delle mura greche, tanto per ricordare al colto ed all'inclito l'antica storia della città dei due mari, così onusta di splendore.

Un evento da ricordare ma che chiede alla cittadinanza maggiore consapevolezza e sensibilità del proprio “senso di appartenenza, così come ha evidenziato e lamentato il “prode” Michele Riondino.

A fine concerto, a notte fonda la solita immagine di funesto disordine civico, immondizia “indifferenziata” dappertutto. E' lo scotto da pagare ma accade ovunque in simili manifestazioni.

Senza piangersi addosso, però, come per incanto la mattina dopo era tutto ripulito grazie ai tanti volontari con l'indispensabile collaborazione dei “lavoratori ecologici” dell'AMIU.

Tutto questo è successo venerdì 1° maggio.

Dal sabato alla domenica è stata la volta dello sport, della pratica sportiva di tante discipline.

Sabato 2, dal PalaMazzola, i bravi ragazzi under della Virtus Basket, consorella del Cus Jonico dei fratelli maggiori serie B, hanno fatto risuonare i peana della vittoria contro i temibili atleti della Daunia Torremaggiore nella finale dei play off promozione per la serie D, rimandandoli a casa per 75-57 in gara1. Sabato prossimo 9 maggio, gara2 in Daunia ed eventuale bella al PalaMazzola.

In caso di vittoria finale sarebbe un traguardo storico per i ragazzi di coach Sergio Voltasio.

Una squadra stabilmente in serie B, il Cus Jonico ed i suoi under19 in D, non è cosa da tutti.

Domenica 3 maggio, una gran festa dello Sport, anzi degli sport, ha colorato la città, complice una giornata di bel sole e temperatura giusta che annunciava l'imminente estate.

Al mattino la bella gara podistica “Taranto nel cuore”, sul classico percorso di 10 km per gli agonisti e 3,5 per tutti gli altri amatori, organizzato dalla società di atletica Taranto Sportiva.

Un fiume di circa 2500 partecipanti che hanno percorso l'anello di strade da piazza Kennedy, al Borgo antico a quello umbertino, ripetuto due volte.

Un'edizione apprezzata da tutti, partecipanti, tifosi al seguito e tarantini gioiosi ed orgogliosi della bellezza che la propria città ha saputo offrire. Il fatto che Taranto sia una città originale nella sua configurazione urbanistica lo riconoscono in tanti che vengono da noi.

I detrattori indefessi semmai sono gli stessi suoi abitanti, in una forma di sciocco autolesionismo.

Abbiamo ascoltato alcuni agonisti della società Athlos di Matera, reduci dalle maratone più importanti del continente europeo, quindi, in grado di fare opportune considerazioni:

“Taranto è una gran bella città, non la scopro certo io che la conosco da tempo – ci dice il maratoneta reduce da Parigi, Adriano Lamacchia materano doc. E' una città che potrebbe fare molto di più non solo nella disciplina che io prediligo ma anche in tanti altri settori sportivi.

Per restare in tema podistico, potrebbe pensare anche ad una mezza maratona da 21 km, consentendo quindi di percorrerla tutta, visto che offre una panoramica tanto singolare fino all'ultimo lembo del Mar Piccolo. Ormai queste corse le fanno un po' tutti, dai piccoli centri alle grandi metropoli, non solo per la pratica sportiva in se stessa ma anche e soprattutto per un motivo più venale, quello economico, la cui ricaduta, infatti, è molto interessante anche per diffondere la buona immagine del luogo e... Taranto ha tanto da offrire”.

Se lo afferma un ospite dalla capitale della cultura, c'è da credergli e credere in noi stessi.   

Poco più in là, nella rotonda della bella Villa Peripato, un'altra manifestazione di discipline sportive dedicate ai più piccoli, dai 6 ai 12 anni, organizzata dal Coni regionale pugliese, in collaborazione con la delegazione tarantina, società ed associazioni sportive. Tante mamme e papà che “lanciavano” i propri pargoli ad “assaggiare” il valore e la funzione vitale dell'attività motoria di base, sotto l'attenta guida dei vari istruttori ed insegnanti di educazione fisica.

Insomma una radiosa mattinata per tutte le età e per tutti i gusti “sportivi”.

Uno degli istruttori, però, ci obietta che sarebbe stato più opportuno spostare la data di questa manifestazione per evitare la dispersione di risorse umane e favorire un maggiore afflusso di famiglie, considerando l'alto valore socio-educativo delle sua finalità.

Si sa però che più “passerelle” ci sono, maggiore è il “ritorno d'immagine”... per i governanti.

La gloriosa domenica è finita qui? Manco a dirlo!!

Non poteva mancare la ciliegina sulla torta. Quella del Taranto calcio.

Tre a zero alla povera Puteolana, secondo posto ancora più blindato e play off in preparazione per tentare, una buona volta per tutte, di ritornare nel calcio più importante, quello della serie C.

Per ora! Perchè una città come la nostra non può continuare ad “ammuffire” in una serie di basso profilo, dopo tanta importante storia in campionati maggiori.

Tutta questa bella kermesse di vitalità sportiva cosa vuol significare?

Vuol significare che un intelligente amministratore potrebbe e dovrebbe sposare questa voglia di riscatto e di vita buona dei propri cittadini facendo una cosa semplice quanto “solare”:

CURARE ED IMPLEMENTARE L'IMPIANTISTICA SPORTIVA!!!

“Intelligenti pauca”! Affermavano i nostri saggi antenati...che non vuol dire “intelligenza poca”!!!

Toni Cappuccio      

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