Bruno Cirillo: 'Al Taranto auguro con tutto il cuore una pronta risalita'
L'ex difensore a Tutto Sport Taranto: 'L'Inter? Esperienza fondamentale per la mia crescita umana e calcistica'
DI ALESSIO PETRALLA
Una stagione importante con la maglia dell'Inter e poi tanta serie A con Reggina e Siena oltre ad avventure greche con le casacche di AEK Atene e Paok Salonicco per l'ex forte difensore Bruno Cirillo che, a Tutto Sport Taranto racconta alcuni momenti della sua invidiabile carriera: "Ho vissuto gli scorsi mesi come tutti, con ansia. Quello del virus è stato un grosso problema che ancora non abbiamo del tutto superato. Per tornare alla normalità ci vorrà ancora un po' di tempo. Non è stato facile viste anche le preoccupazioni del momento".
CAMPIONATI E RIPRESA: "Visti i tanti danni provocati dal virus è stato giusto sospendere tutto così come, ora, è giusto riprendere e provare a finire i campionati con le dovute precauzioni e sperando che vada tutto bene. La A non avrà problemi a ripartire, come anche la serie B che è pronta. L'unico problema resta quello della serie C in cui si aspetta ancora la sentenza per capire se continuare il campionato o disputare soltanto i play off: questo per un fatto economico rispetto alle categorie superiori. In serie D, che per me è un ottimo campionato in cui si da grande importanza ai giovani, si fa fatica a livello economico e quindi si è chiuso tutto in anticipo. Le prime saliranno direttamente, poi per il resto vedremo cosa succederà".
TARANTO: "La piazza di Taranto non ha niente a che vedere con la serie D anche perchè è seguitissima e a livello di tifo è molto calda: mi dispiace tanto per il momento che sta vivendo. Ricordo che quando ero molto giovane, in riva allo Ionio, giocai uno spareggio con la maglia del Tricase al cospetto del Nardò: fu incredibile. So gli sforzi economici che si stanno facendo in riva allo Ionio per cercare di risalire: gli auguro con tutto il cuore di rivedere quanto prima il professionismo".
MOMENTI: "Della mia carriera ho tanti ricordi bellissimi: ho adoperato tutte le mie forze e risorse per arrivare a giocare ad alti livelli. Sono contento di quello che ho fatto. Da difensore, inoltre, sono riuscito a realizzare anche dei gol importanti".
LA SERIE A: "Ho avuto la fortuna di giocare in massima serie nel periodo in cui tutti volevano militare nel nostro campionato. Senza nulla togliere al calcio di oggi quello era diverso visto che prima, ogni compagine, vantava cinque, sei atleti di altissimo livello: ne ricordo tanti. Ogni domenica era una partita bella da giocare in cui le motivazioni salivano a mille".
L'INTER: "Avevo un contratto di cinque anni ma giocai soltanto un anno perchè mi fu comunicato che avrei trovato poco spazio. Potevo restarmene a Milano ma ero giovane e avevo voglia di giocare: si lavora durante la settimana per scendere in campo la domenica. E' stata una stagione importantissima per la mia crescita sia umana che calcistica visto che al mio fianco avevo tanti campioni che mi hanno dato una grossa mano e due allenatori, Lippi e Tardelli, che mi hanno insegnato tanto. Sono fiero di aver indossato una maglia così importante".
RIMPIANTI: "Non ne ho: ho raggiunto i miei obiettivi. Giocare in serie A e indossare la maglia della nazionale Under 21, con cui ho vinto l'Europeo in Slovacchia nel 2000, disputando, poi, le Olimpiadi, non è da tutti. Sono riuscito a giocare in Champions League e in Europa League: insomma, ho coronato tutti i miei sogni ed è stato tutto bello".
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