Gioiella Prisma, Papi: “Ci ha fatto piacere vedere tanto pubblico al Palamazzola”
Dopo la partita contro Perugia, il secondo allenatore, tra i ricordi, si esprime sulla preparazione della partita contro Cisterna prevista per sabato 16 Novembre
di Francesca Raguso
Samuele Papi, ex pallavolista classe ‘73, è l’allenatore in seconda della Gioiella Prisma Taranto, al fianco di coach Dante Boninfante. La sua carriera inizia nel campionato 1990-91 quando a soli 17 anni esordisce in A1 con Pallavolo Falconara. Nel 1995 viene convocato in Nazionale dove vince l’oro al Campionato Europeo 1995 e il bronzo nel 1997, l’argento alle Olimpiadi del 1996 e e l’oro al campionato Mondiale del 1998. Dopo una carriera strabiliante, Samuele Papi lascia il campo come giocatore e inizia ad allenare, affiancando in seconda proprio coach Dante Boninfante, nel febbraio 2022 sulla panchina di Prata. Nell’aprile 2022 diventa viceallenatore della Grecia, fino ad arrivare al campionato attuale. In vista della partita contro Cisterna lo abbiamo ascoltato.
Domenica in casa contro la squadra campione d’Italia Perugia, non è bastata la presenza di 3000 spettatori presenti al Palamazzola a spingere la squadra a cercare di allungare la partita. Cosa è mancato nei primi due set della partita, che poi invece è arrivato nel terzo set?
“Intanto sicuramente ha fatto piacere a tutti noi vedere tanto pubblico al Palamazzola. È stata anche una festa di pallavolo al di là del risultato. Quindi è sempre bello vedere tanta gente che segue la squadra. È chiaro che molta gente è venuta a vedere anche giocatori dell’altra squadra, che sono giocatori importanti, conosciuti e famosi. Nei primi due set sicuramente Perugia ha giocato un’ottima pallavolo, mettendoci pressione in tutti i fondamentali. Nel terzo set forse ci è andato via un po' di timore verso questa squadra e siamo riusciti ad esprimere una pallavolo migliore, con un piccolo calo anche sicuramente di Perugia. Peccato perché magari se avessimo vinto quel set lì poteva darci ancora più fiducia per provare a vincere il quarto. Purtroppo non è successo ma ci portiamo a casa questo bel terzo tempo contro Perugia. Adesso dobbiamo voltare pagina e guardare alla prossima partita perché non è un campionato facile, ogni settimana abbiamo una partita e quindi dobbiamo guardare avanti.”
Chiuso il capitolo Perugia, ora sabato affronterete in trasferta Cisterna. Come state preparando questa partita?
“Stiamo preparando una partita come tutte le settimane, cercando di lavorare sodo in palestra, per cercare di migliorare il nostro gioco e i difetti che abbiamo in alcune parti. I ragazzi stanno lavorando sodo e duramente. Andremo ad affrontare una squadra che è in salute, che delle vittorie importanti come Padova e Modena. Sappiamo che è un campo molto difficile, che è una squadra attrezzata e quindi sarà un’altra partita complicata. Però questo fa parte del campionato italiano, perché è un campionato di alto livello, difficile. Noi affronteremo la partita per cercare di vincerla, come proviamo a fare in tutte le partite, poi ci sono partite in cui ci si riesce e altre in cui no. Però la mentalità deve essere quella di provarci ad ogni partita da qui fino alla fine.”
Cosa lo ha convinto ad accettare la proposta della società ionica a venire a Taranto ed essere al fianco di Boninfante?
“Io ho iniziato a lavorare come assistente allenatore al fianco di coach Boninfante e volevo continuare questo sodalizio e questa avventura che ho iniziato con lui. Poi a convincermi a venire a Taranto è stata la possibilità che mi hanno dato i presidenti Elisabetta Zelatore e Antonio Bongiovanni di continuare questa esperienza, e soprattutto il fatto che la società è una società organizzata e vive di pallavolo, che vuole fare di pallavolo, e poi l’ambiente. Quindi sono stato convinto da queste cose qua a provare questa nuova esperienza a Taranto. Devo dire che mi sto trovando molto bene, con l’ambiente, con il pubblico, con tutto lo staff, dove c’è uno staff che parte da Mirko Corsano, al fisioterapista, ai massaggiatori, all’osteopata. Diciamo che c’è un buon feeling e questa è una buona cosa, vuol dire che stiamo bene e ci alleniamo bene in palestra. Per adesso sta andando tutot bene. È chiaro che parleranno i risultati sul campo, noi ci proveremo fino alla fine.”
Nel percorso iniziato dalla preparazione atletica di quest’estate fino a questo momento, che idea si è fatto della squadra, a livello tecnico e a livello di spogliatoio e gruppo?
“A livello tecnico è una squadra che ha bisogno di lavorare ogni giorno in palestra, ma i ragazzi questo lo sanno e lo fanno. È chiaro che ci sono degli allenamenti che vengono meglio e altri peggio, ma è chiaro che fanno parte del percorso di crescita. È chiaro che una squadra ha bisogno di tempo per crescere e ha bisogno di lavorare e poi vedremo fin dove riusciremo a crescere. A livello di gruppo sono un ottimo gruppo. Sono un gruppo che sta bene in palestra, che si aiuta e questo si vede anche durante le partite. È un valore aggiunto. Speriamo che cresceranno anche sotto questo punto di vista e credo che il crescere di ognino dal punto di vista tecnico sarà importante per il nostro raggiungimento dell’obiettivo.”
Nei momenti liberi che avete a disposizione, ha avuto modo di poter visitare la città? Cosa le è piaciuto?
“La città l’ho visitata, vado spesso in centro. È una città che mi piace, è una città viva, quindi mi è piaciuto molto. Poi il fatto di essere sul mare la rende una città molto molto bella. Non sono andato a girare ancora nei dintorni di Taranto, nonostante mi hanno detto ci sono dei posti molto carini. Magari coglierò l’occasione più avanti per andare a visitare anche altri paesini. Però devo dire che Taranto mi è piaciuta molto come città.”
La sua strabiliante carriera inizia a soli 17 anni in A1 con la Pallavolo Falconare. Cosa ricorda di quel suo primo campionato?
“Ho ricordi sicuramente positivi, perché poi ho esordito nella squadra della città in cui vivevo con la mia famiglia e quindi è stato un po' il coronamento di un sogno, cioè son partito da lì e sono riuscito ad esordire con questa società che all’epoca era una società molto organizzata, sia nella massima serie ma anche nel settore giovanile. Era una società che puntava molto nel settore giovanile, infatti per tanti anni la società Falconara ha disputato finali nazionali con giocatori del territorio. Questo fa capire quanto importante è il lavoro e quanto sono bravi a lavorare sotto questo aspetto. È stato un momento bellissimo perché comunque esordire a 17 anni in Serie A è praticamente giocare davanti a tante persone le quali io magari vedevo in centro, quindi era come se li conoscevo tutti i tifosi che vedevo la domenica durante le partite. È stata un’esperienza molto molto bella.”
Nel corso della sua carriera da giocatore ha avunto un sacco di successi, comprese le medaglie vinte e le Olimpiadi. Qual’è il ricordo più importante che conserva gelosamente?
“Sono tutti ricordi belli ed importanti per me perché fanno parte di un percorso di vita, che comunque segui e condividi con tante altre persone. Quindi questo è stato anche il bello che ho vissuto dopo 27 anni di carriera. È un percorso che si fa con tante persone, con tanti sacrifici, lavorando duro in palestra insieme ad altri per cercare di raggiungere degli obiettivi. Tutte queste vittorie che io ho avuto la fortuna di ottenere sono anche frutto del lavoro di tutti i miei compagni con cui ho avuto la fortuna di giocare, perché lo sport di squadra secondo la pallavolo è maestra sotto questo punto di vista, perché tolta la battuta che è l’unico momento in cui si è da soli, il resto è tutto lavoro di gruppo. Quindi è stato questo, il fatto di condividere insieme a tanti altri giocatori momenti e vittorie importanti.”
La sua esperienza da vice allenatore inizia nel febbraio 2022 proprio al fianco di coach Boninfante. C’è un forte legame che vi unisce. Vi trovate bene ad allenare insieme?
“Io mi trovo molto bene. Siamo amici, ci conosciamo da molto tempo, abbiamo giocato anche insieme alla Sisl, fatto anche le Olimpiadi del 2012 insieme. Quindi si è instaurato un rapporto forte di amicizia. È stato lui a propormi se volevo iniziare la carriera da assistente, perché io venivo da due anni di lavoro come assistente accompagnatore con la Nazionale maschile Seniores di pallavolo. Finita quell’esperienza mi sono preso un po' di mesi stando fermo con la mia famiglia. Poi lui allenando a Pordenone, mi arrivò l’offerta della società, dove iniziai a trovarmi bene, mi stavo divertendo, e quindi decisi di iniziare questa avventura con coach Dante Boninfante, che sta continuando.”
Le va di fare un appello alla tifoseria sia di Taranto che a chi abita fuori dalla città, per far si che vi continui a seguire sempre di più sia in trasferta e sia in casa, venendo a riempire sempre di più il Palamazzola?
“Molto volentieri. Noi abbiamo bisogno dei tifosi. Quando sono numerosi, come stanno facendo, sono un aiuto in campo per i ragazzi. Devo dire che fino ad adesso ci hanno sempre sostenuti e speriamo che siano sempre di più, sia quando giochiamo in casa che quando giochiamo fuori. È una tifoseria che ci tiene alla squadra e quindi speriamo di vederne sempre di più perché abbiamo bisogno di tutti per centrare l’obiettivo primario che è la salvezza e quindi li aspettiamo molto volentieri al Palamazzola e alle partite in trasferta.”
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