Taranto F.c. News

Le riflessioni di Taranto Supporters

"Non sarà certo la categoria che andremo ad affrontare a compromettere la nostra presenza allo stadio"

30.08.2015 16:57

https://www.buonocuntosrl.it/

Prima che la stagione regolare entri nel vivo, consegniamo le nostre riflessioni da tifosi a queste righe, con la speranza di poter tornare, come tifoseria e come città, a militare nelle categorie professionistiche che più ci competono e che magari vadano anche oltre la Lega Pro. Ci siamo presi un po' di tempo perché farlo prima poteva sembrare uno sparare sulla Croce Rossa, un unirsi al coro degli scontenti, un parlare senza cognizione di causa, invece scegliamo di esprimere il nostro pensiero riguardo le vicende del nostro amato Taranto nel momento in cui tutto appare più chiaro ed i nuovi equilibri societari si fanno via via più palesi. Con nostro vivo apprezzamento abbiamo constatato che per tentare il "salto" di categoria si è scelto di farlo "sì" attraverso la domanda di ripescaggio, ma evitando il versamento del contributo a fondo perduto, mutuando nelle azioni un noto slogan cittadino "SI ai diritti, NO ai ricatti"; tale gesto di irreprensibile orgoglio gradiremmo non fosse sporadico da parte della Società, ma che trovasse continuità di azione laddove ci sia da pretendere con forza, nelle opportune sedi, ciò che spetta di diritto evitando, magari, di scegliere la via più accomodante del compromesso. Rimarcando la posizione del nostro Gruppo, che ha scelto coscientemente di non intervenire nelle dinamiche delle scelte societarie, l'attuale compagine societaria, figlia di un rimpasto di un polpettone mal digerito nella precedente versione, è avvenuta di concerto tra la "nuova proprietà", richiamata a furor di popolo come salvatrice della patria (anche se mai troppo "simpatica" alla piazza) e la rappresentanza di una parte della tifoseria, in seno alla Società. Questa rappresentanza è passata, nel tempo, attraverso l'assunzione di oneri ed onori da esercitare una funzione di controllo sugli andamenti gestionali con garanzia anche della trasparenza nelle "burrascose" dinamiche societarie all'assunzione della responsabilità nel gestire, con alla base un nobile ideale, il settore giovanile. Settore giovanile per cui, con visione giustamente prospettica, si è convinto tantissimi giovani a sposare la "causa Taranto" (attraverso selfie accattivanti, programmi televisivi mirati e striscioni che facevano leva sull'orgoglio di appartenenza e sul tifo per la squadra della propria città) creando in loro l'aspettativa e forse l'illusione che potessero rappresentare il futuro calcistico della città. Il tempo e i fatti però stanno dimostrando che il settore giovanile, oltre a perdere i primi tasselli nello staff tecnico (discorso a parte è quello di non aver riconfermato e riconosciuto le professionalità di quanti nelle scorse stagioni avevano svolto egregiamente il proprio lavoro di valorizzatori di calciatori), ci consegna un panorama di ragazzi che, per mancata o approssimativa gestione, potrebbero trovarsi senza una squadra e senza la possibilità di giocare per il Taranto, con la prospettiva di star fermi un po' di mesi. La finalità educativa, alla base di questa assunzione di responsabilità, avrebbe voluto, forse, una diversità di trattamento verso questi ragazzi, futuro della nostra terra che, invece di essere avvicinati all'unica passione che davvero costituisce a Taranto un elemento di aggregazione sociale e sportiva rischiano, disincantati, di allontanarsi dai colori più belli del mondo, così come sta accadendo per intere generazioni di tifosi che, a botta di sconfitte e reiterati tradimenti delle aspettative, non riesce più a seguire la squadra della propria città. Dall'analisi dei fatti, sia nella funzione di controllo e garanzia rispetto alla gestione chiara e cristallina dei conti della società e sia nella gestione del settore giovanile, emergono grosse falle su cui sarebbe opportuno, da parte di chi di competenza, una profonda riflessione sui risultati e gli obiettivi raggiunti rispetto a quella che era la "mission". Da par nostro comunque rivolgiamo, alla Società del Taranto F.C. 1927, i migliori auguri di un buon lavoro e allo stesso tempo teniamo a precisare quello che è il nostro modo di vedere le cose, frutto di 15 anni di storia, di persone che forniscono un contributo fattivo alla crescita sociale della città e della sua tifoseria, specificando che il nostro sostegno al Taranto si esaurisce attraverso un tifo passionale ed attraverso il pagare il biglietto al botteghino, circostanza che legittima la nostra libertà nell'esprimere dentro e fuori dal campo il nostro pensiero. Mai e poi mai abbiamo pensato di avere nostri rappresentanti in società e, se in passato è potuto succedere che sia stato accostato il il nome di Taranto Supporters in questo senso, è stato fatto da parte di chi ha scelto di non aderire più al nostro "progetto" in quanto distante da questa linea di indirizzo. Abbiamo il desiderio e l'orgoglio di voler stare dalla parte di chi intende spendersi contro ogni forma di inquinamento della nostra amata città al fine di garantire un futuro migliore ai nostri figli per cui siamo distanti da chi intenda utilizzare il Taranto, elemento in cui tutti troviamo una comune identità, per finalità personali o per favorire opportunità politico/elettorali o peggio, andando a sposare le cause di aziende che inquinano e deturpano la nostra città o che nella nostra città fanno affari effervescenti, come la bibita che viene commercializzata in modo fintamente locale, con tanto di logo della città di Taranto, salvo non restituire nulla in termini di benessere reale al nostro territorio. Non ci piace l'idea che la dignità di un popolo e un orgoglio di appartenenza possano essere merce di scambio con il silenzio di fronte a queste sperequazioni ed ingiustizie socio economiche a cui tristemente assistiamo. In ultimo, mai ci permetteremo di suggerire o scegliere un qualsivoglia tassello nell'organigramma societario e non sarà certo la categoria che andremo ad affrontare a compromettere la nostra presenza allo stadio poiché Taranto Supporters sarà al suo posto ogni domenica (sempre che gli assurdi divieti imposti lo permetteranno) e a preparare iniziative durante la settimana presso la propria sede di via Santilli 26, sede che è sempre aperta a chiunque dell'attuale dirigenza avesse il piacere ad un confronto schietto e leale con noi che veniamo percepiti ai margini ma che mai abbiamo escluso la via del dialogo.

TARANTOSUPPORTERS... EMARGINATI PER MENTALITÀ

Commenti

Taranto. Mercato: l’”affaire” portiere e la bella gioventù
Roma Juventus 2-1, giallorossi show con Pjanic e Dzeko