Virtus Taranto, ora si può dire: è salvezza!
La vittoria a Rutigliano “certifica” con ben 7 gare d’anticipo la permanenza degli orange in D alla prima esperienza assoluta. Coach Santoro: “Bravi tutti! Come vincere un campionato!”
Difficile pensare a settembre che una squadra ancora in fase embrionale e piena zeppa di giovani di belle speranze sarebbe riuscita a conquistare una salvezza in maniera così anticipata sulla fine del suo primo campionato di Serie D. Ci è riuscita invece la Virtus Montedoro Taranto che nell’ultimo turno, vincendo a Rutigliano contro l’Olimpia fanalino di coda, ha messo in cassaforte, con la certezza aritmetica, la salvezza in D con ben 7 giornate d’anticipo.
La classifica parlava chiaro, il parquet di Rutigliano ha confermato, così come all’andata al PalaMazzola, la superiorità orange sulla pur volenterosa Olimpia di coach Dell’Edera. Eppure la partita si era messa male per i ragazzi di coach Santoro in svantaggio all’intervallo di 13 punti sotto i colpi soprattutto di Sabato (21 punti) e di Angelilli e Marti (rispettivamente 15 e 13). Poi, dopo aver riordinato le idee, la Virtus è entrata in campo convinta di poter ribaltare la partita e, lavorando sotto le plance, con Pannella (11) e sui pick and roll con Prisciano e Fortunato, ha rivoltata la gara come un guanto nel terzo quarto imponendo un break di 28-10 ai padroni di casa. Ultimo quarto dove ancora Prisciano (15 punti) ha innescato un Fortunato in giornata di grazia, 21 punti per il giovane centro virtussino per la vittoria orange 72-62.
Ovvia la soddisfazione per il successo e per il traguardo con così largo anticipo raggiunto da coach Santoro: “Questa salvezza, ovviamente, non è arrivata a Rutigliano ma è frutto di un lavoro importante fatto dalla società negli anni scorsi, dai ragazzi in campo e in palestra durante la settimana. Non è stato facile all’inizio ma quando ci siamo assestati la squadra è cresciuta e i risultati si sono cominciati a vedere. Ringrazio ovviamente la Virtus e il Cus per l’opportunità che hanno dato a me e a questi ragazzi, un grazie particolare a Jacopo Minafra che è stato al mio fianco e che è stato un importante collante oltre che giovane e promettente assistente”.
Fatti i ringraziamenti ci sono ancora 7 partite da giocare, dove vuole arrivare questa Virtus? Santoro sorride: “Ai ragazzi ho sempre detto di andare in campo e divertirsi, dopo la vittoria su Rutigliano ho detto che adesso ci possiamo davvero divertire. Scherzi a parte le prossime partite ci serviranno per crescere ancora. Come settore giovanile, e come approccio mio personale, non abbiamo mai anteposto i risultati alla crescita di questi ragazzi che in Serie D hanno avuto davvero una grossa opportunità di mettersi in mostra, di avere uno come Massari punto di riferimento. Prestazioni come quelle di Fortunato a Rutigliano, e Prisciano nelle ultime gare, tanto per citarne un paio, sono un
esempio di quanto questa stagione sia stata utile a loro, alla Virtus, al Cus Jonico in B e al movimento tutto”.
Un patrimonio che sarebbe bello rivedere il prossimo anno, magari con ambizioni maggiori. Coach Santoro è a disposizione: “Queste sono cose che deve decidere la società con il responsabile tecnico. La Virtus si sta muovendo bene, ha creato un vero e proprio settore giovanile capillare, anche l’approdo di un ragazzo di prospettiva come Scekic può essere il primo di una serie di passi in tal senso sempre nella cura dei giovani e del patrimonio locale. Inutile dire che questa squadra con i dovuti accorgimenti il prossimo anno può ambire ai playoff. Ma ora lasciateci godere questa nostra salvezza come una vittoria di campionato!”
OLIMPIA RUTIGLIANO – VIRTUS MONTEDORO TARANTO 62-72 Olimpia Rutigliano: Angelilli 15, Iacoviello, Zella, Palumbo, Dell'Edera 2, Marti 13, Anaclerio ne, Borracci 5, Roca 6, Sabato 21. All. Dell'Edera
Virtus Montedoro Taranto: Prisciano 15, Fortunato 21, Pannella 11, Venuto 4, Conte 7, Iodice, Massari 7, Stola 5, De Bellis 2, D'avino ne. All. Santoro Ass.All. Minafra
Parziali: 22-20; 43-31; 53-59
Arbitri: Aniello Barracchia di Trani (BT) e Vittorio Gaballo di Gioia del Colle (BA).
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