Le meteore del Taranto

DOSSOU, IL PRIMO 'ESOTICO' PER IL TARANTO

16.08.2013 14:45

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Tutto Sport Taranto fa un regalo a tutti i suoi numerosi lettori. Oggi nasce una nuova rubrica dedicata ai più 'nostalgici' tra i tifosi jonici: 'Speciale - Le meteore del Taranto'. A cura di Cataldo Simonetti, questo spazio verrà aggiornato settimanalmente e riproporrà i ritratti dei calciatori che hanno vestito la maglia rossoblu senza lasciare il segno. Si parte con Paul George Dossou, attaccante senegalese della metà degli anni '90


 "Dosseau come Weah", recitava uno striscione messo a punto dai supporters tarantini nel lontano 1998. Il riferimento, malgrado la volontaria deformazione del nome, era chiaramente a lui, il primo straniero a indos- sare la gloriosa casacca rossoblù, Paul George Dossou. Nato nel 1973 a Dakar, il senegalese inizia la sua precoce carriera nel Joan d'Arc,compagine della massima serie del suo paese,arrivando persino a vincere uno scudetto ancora diciassettenne.
A 19 anni la prima chiamata in Nazionale e, la stagione successiva, il tanto meri- tato sbarco in Europa: ad accogliere George è la Francia, paese da sempre attento a pescare talenti provenienti dalle ex-colonie africane. E' il Trevisac, squadra della seconda divisione transalpina, a concedergli la prima opportunità di approdare al calcio che conta; la giovane punta senegalese la coglie al volo realizzando un buon numero di reti, fino a guadagnarsi la convocazione nella rappresentativa senegalese in vista della Coppa d' Africa del '95. Per la punta di colore sembra profilarsi un importante futuro a livello internazionale, considerando i successivi passaggi al Bordeaux prima e al Monaco poi. In realtà le esperienze nei due quotati club francesi si chiude con un bottino piuttosto deludente: solo un paio di presenze racimolate in due stagioni. Ben presto è costretto a pagare lo scotto di questa inattività perdendo di prestigio e freschezza atletica. Ma proprio l' Italia sarà la terra del suo riscatto, ripartendo non da una blasonata,bensì dall' Eccellenza lombarda, con l'intento di risalire la china. L' avventura nel Belpaese parte dalla Caratese, dove riesce a realizzare ben 15 reti in 27 partite. Un ottimo bottino,tanto da destare l' interesse del Perugia. La società del vulcanico Luciano Gaucci, esterofila quanto esperta nel reperire talenti -o presunti tali- di ogni dove del pianeta, decide di tenerlo in prova alcuni giorni nel corso del ritiro estivo. Dossou ha 24 anni ed è intenzionato a giocarsi tutte le carte per tornare al calcio vero,quello ricco di soddisfazioni; lo staff tecnico degli umbri,ben impressionato dalle doti tecniche del 'coloured,' opta per il suo tesseramento. Per il ragazzo di Dakar, dunque, sembrano riaprirsi scenari importanti, ma l'illusione si spegne allorquando la dirigenza biancorossa, pronta ad un''immediata risalita in A, fa intendere di voler puntare su elementi di maggiore affidamento per il reparto offensivo. E' ormai chiaro: un posto per lui non c'è,nemmeno per riscaldare i seggiolini del 'Curi'. Nel frattempo, 600 chilometri più a sud, precisamente tra i Due Mari, la neonata dirigenza della Taranto 1906, appronta su due piedi una squadra in grado di garantire una tranquilla salvezza in serie D. E' la stagione 1997-98, la più buia che la storia calcistica rossoblù conosca, culminata con un umiliante undicesimo posto, peggior piazzamento in 90 anni. Ad onor del vero, le risorse a di- sposizione sono davvero limitate e tuttavia, il ds Manzari riesce a portare in riva allo Ionio gente del calibro di Alberga, ex Bari, e Incarbona,un passato in B con il Palermo. Ma è l'attacco il reparto che necessita di maggiori attenzioni;in tal senso, per sopperire ai 'leggerini' Belacicco e Cerminara, la società bussa alla porta di Gaucci e,in virtù dei buoni rapporti con il 're dei cavalli', porta a casa l'ex nazionale senegalese, messo ormai in cantina e perciò girato in prestito agli ionici . Malgrado tre passi indietro -dalla B alla D- Dossou ostenta ugualmente un certo entusiasmo del suo arrivo a Taranto,desideroso probabilmente di giocare con continuità, cosa che la sua nuova squadra può effettivamente garantirgli. Benchè impacciato sulle prime, George conquista subito il cuore della tifoseria tarantina a suon di gol: a tal proposito,epica rimane la doppietta rifilata in casa del Fasano a cinque minuti dal termine,ribaltando lo svantaggio,in un match poi 'riaggiustato' dal signor Dattilo di Locri, autore di un arbtraggio decisamente casalingo.Ad ogni modo,nel complesso, riesce a mettere a segno 8 centri in 29 gare e contribuendo alla tanto sofferta salvezza. Dopo l' esperienza in Puglia, la carriera di Dossou è un continuo peregrinare di squadra in squadra : Canzese(5 anni),Rodengo,Carpenedolo,Nuorese e Alghero le sue principali tappe, collezionando ben 131 reti tra serie D ed Eccellenza. Oggi, a 35 anni suonati, l'ex attaccante del Monaco è appena reduce da una non brillante annata spesa tra i campi della Promozione sarda con la maglia del Muravera,laddove il bottino è risultato più magro del previsto: appena 4 realizzazioni in 10 presenze. Forse,per il 'talento' mai espresso, è ormai giunta l'ora di appendere gli scarpini al chiodo.

 

 

 

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