E' TUTTO VERO: IL MARTINA VÌOLA IL "VIA DEL MARE"?
LECCE-MARTINA FRANCA 0-1
RETI: 30'st Carretta
LECCE: Caglioni, Mannini, Lopez, Papini, Martinez, Abruzzese, Bogliacino, Salvi (31'st Lepore), Carrozza, Moscardelli (19'st Della Rocca), Doumbia (5'st Miccoli). In panchina: Petrachi, Vinetot, Filipe Gomes, Donida. Allenatore: Lerda
MARTINA FRANCA: Bleve, De Giorgi, Memolla, De Lucia, Patti, Fabiano, Arcidiacono (42'st Samnick), De Risio, Montalto, Carretta, Tomi. In panchina: Modesti, Caso, Diop, Magrassi, Kalombo, Brunetti.Allenatore: Ciullo
ARBITRO: Francesco Fiore di Barletta (Francesco Oliviero di Ercolano, Paolo Napolitano di Napoli)
NOTE: Serata,fresca e umida, temperatura 11°, terreno di gioco in ottime condizioni. Spettatori 4259. Ammoniti: Lopez (L) De Risio (M). Recupero: 0'pt, 3'st
Diciamoci la verità: ognuno di noi sa riconoscere, sentire quando si realizza qualcosa di importante, qualcosa di grande. Grande per peso specifico ed importanza è la vittoria corsara del Martina al "Via Del Mare" contro il blasonato Lecce. Grande perché conquistata in un derby che già di per sé regala emozioni forti, grande perché conquistata contro i giallorossi costretti ad incassare la prima sconfitta interna stagionale, grande perché è la prima volta che il Martina espugna il "Via del Mare", grande appunto perché tutto questo è storia. Una storia dai mille significati, dai mille intrecci e dai mille legami che non fanno altro che esaltare il lavoro di uno staff tecnico preparato, di un gruppo più forte di tutto, di una società che con caparbietà e passione tiene in vita un progetto vincente ed ambizioso che altre realtà sportive al momento possono solo guardare e sicuramente ammirare. Qualcuno in sala stampa dirà che il Lecce 2 ha battuto il Lecce 1, qualcun altro soprattutto di fede giallorossa potrà accettare con più facilità la sconfitta pensando che in questo Martina vincente figurano diversi salentini. I fatti, quelli, non li potrà cambiare nessuno e dicono che il Martina vince meritatamente sul campo una sfida preparata minuziosamente e che può festeggiare con i suoi numerosi ed encomiabili tifosi che anche a Lecce ci hanno creduto senza temere confronti sul piano del calore e dell'attaccamento. Se il primo tempo fornisce dei segnali evidenti su come può finire il match con due pericoli seri creati da Carretta ed uno da Montalto, il tutto accompagnato da una solidità difensiva che fa sembrare piccoli anche Moscardelli e Doumbia ed un centrocampo in grado di comandare le operazioni di gioco con un possesso palla rapido e sapiente, il secondo tempo lo tramuta in sostanza. Quando il gallipolino Carretta ad un quarto d'ora dal termine si esibisce in una ripartenza micidiale prima di scoccare un sinistro di rara bellezza, dopo che già in precedenza gli stessi biancazzurri avevano creato un'altra ghiottissima occasione con Arcidiacono su geniale imbeccata dell'indispensabile e talentuoso Montalto, allora capisci di averla fatta grossa, capisci che c'è aria di impresa, quella impresa che il Martina riesce a portare a termine con disinvoltura sancita nel finale da una bella parata dell'ex Bleve come ciliegina sulla torta di una gara perfetta, magistrale, irreprensibile. Di quella che ti regala tre punti come ogni successo conquistato, ma tre punti in grado di trasmettere una carica pazzesca verso la salvezza perché ottenuti in trasferta sul campo di quel Lecce che lotta per la B, non una squadra qualunque. Non una vittoria qualunque.
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