Taranto Calcio: le smentite del Club e il “duro” attacco di un professionista
La società smentisce le trattative per la cessione, il dott. Fornaro risponde in maniera perentoria sui social
A cura di Enrico Losito
Il mistero s’infittisce intorno al Taranto FC 1927 se da una parte continuano a trapelare “indiscrezioni” di presunte cordate interessate a rilevare il Club, dall’altra la stessa Società ionica smentisce perentoriamente le voci sulle ipotetiche “trattative credibili” per la cessione del Taranto con un comunicato stampa emanato nel pomeriggio di giovedì 14 agosto che riportiamo di seguito: “La società Taranto Football Club 1927 in riferimento a notizie riportate da alcuni organi di informazione, smentisce categoricamente che al momento ci sia in atto una trattativa credibile con qualsiasi gruppo imprenditoriale. Inoltre si smentisce che sia nella giornata di oggi ed in quella di venerdì, ci sono stati e ci saranno incontri per la definizione di ipotetiche trattative. Il sodalizio rossoblu rimane comunque a disposizione, qualora gli organi di stampa decidessero di avere una conferma della notizia dalla stessa società, prima di pubblicare o divulgare informazioni infondate che potrebbero provocare danni al club”. Un comunicato in parte “distonico” rispetto alle dichiarazioni rilasciate dal presidente dimissionario Massimo Giove al collega Luigi Carrieri in un’intervista apparsa sulla testata web Cronache Tarantine nella giornata di mercoledì 13 agosto. Di seguito riportiamo la domanda del collega Carrieri e la risposta del presidente Massimo Giove.
In merito alle diverse, vere o presunte, manifestazioni di interesse degli ultimi giorni, ci sono in atto reali trattative per l'acquisizione della società?“C'è una piccola trattativa al momento a cui sinceramente non do più del 10% di fattibilità. Gli interessi possono esserci, ma si deve verificare la solvibilità del gruppo. A Taranto ci sono tante persone intelligenti, sono certo che prima o poi si riuscirà a trovare una soluzione...”
Quale messaggio transita?! Sono tutte cordate inventate, “avvoltoi” in cerca di visibilità, la “piccola trattativa” di cui parla il presidente viene smentita dal comunicato odierno quindi è già tramontata?! Eppure continuano a giungere indiscrezioni d'incontri anche in località del centro Italia tra un emissario del Club e rappresentanti di una cordata di un fondo straniero all'inizio di questa settimana con i “dubbi” che sarebbero stati sollevati dai potenziali acquirenti relativamente alla massa debitoria del Club, domande lecite ovviamente per chi acquista, domande altrettanto lecite per chi vende comprendere fino in fondo la bontà e la solvibilità dell'acquirente. Il “retro pensiero” anzi il quesito che ci poniamo a bocce ferme è questo: il Taranto è davvero in vendita? Se la risposta è “no” come intende “autofinanziarsi” senza stadio, senza incassi e senza botteghino con dei dati di bilancio non incantevoli e una ricapitalizzazione che nel 2025 diventerà improcrastinabile considerando le varie decreti Covid e il “salva calcio” non più sfruttabili?! Intanto in questa situazione di caos con l'ambiente stressato e gravido di rabbia, tra i tanti commenti dei tifosi sulla pagina ufficiale Facebook, ci è stato segnalato quello di Vincenzo Fornaro , noto professionista del capoluogo ionico che con un lungo post ha espresso il suo dissenso sull'attuale situazione societaria a commento proprio dell'ultima nota stampa diramata dal Taranto. Abbiamo contattato il Dott. Fornaro che ci ha autorizzato a pubblicare integralmente nel nostro articolo la sua “dura” riflessione che esprime l'attuale malcontento di buona parte della tifoseria tarantina: “ Siete l'esempio del nulla – attacca il commercialista tarantino - dell'improvvisazione, dell'assenza d'imprenditorialità e della programmazione, del degrado che spesso vedo in questa Città, dove diventa difficile fare ogni cosa e non mi riferisco solo al calcio! Da tecnico, avevo letto i numeri del bilancio della società della stagione precedente ed erano preoccupanti! Ma fermo restando la responsabilità (da accertare) della politica mi dominando: è mai possibile gestire un'azienda in questo modo, senza valutare il rischio stadio!? Era necessario arrivare a toccare il fondo in questa maniera vergognosa smantellando tutto per realizzare attivi ed immagino ridurre le passività ,pubblicando comunicando stampa da far rabbrividire!? Si poteva evitare di arrivare sino a questo punto con un direttore generale che da una parte dice di traghettare la squadra verso soggetti economici diversi e dall'altra parla di riazzerare tutto e ripartire da zero ! Ma colomba? Quando? Con quale allenatore? Con quali giocatori? E' umiliante rappresentare una città bella e con tante potenzialità come state facendo voi....non ci sono parole ed argomenti sufficienti per potervi difendervi; purtroppo sarete ricordati per ciò che state lasciando alla città al momento:il nulla!”. Restiamo in attesa di chiarezza sui tanti quesiti posti…Ad maiora!
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