QUERO-CHILOIRO PRIMA SOCIETA’ IN ITALIA PER NUMERO DI TESSERATI
SONO VICINE LE 100 VITTORIE
ED IN PROGRAMMA NUOVI IMPORTANTI APPUNTAMENTI
LA PUGLIA E’ LA SETTIMA SOCIETA’ DELLA PENISOLA PER PUGILI DILETTANTI
La Quero-Chiloiro Taranto è la prima società dilettantistica in Italia di boxe per numero di tesserati nella stagione 2014. I dati della Federazione sono caratterizzati da 54 pugili “scritturati” per l’agonismo, nelle categorie Elite, Senior, Youth, Junior e School Boys. Il club rossoblù, con 16 atleti tesserati per la gemellata Pugilistica Taranto, precede in questa classifica nazionale di fidelizzazione all’arte del ring i sodalizi Boxe Canavesana (Piemonte, 46 atleti) e la romana Gruppo Sportivo Fiamme Oro (44 atleti).
La Quero-Chiloiro, con i suoi 54 tesserati, contribuisce con il 12.1% al movimento pugilistico appulo-lucano, che nel 2014 ha tesserato 444 atleti, in rappresentanza di 49 società, che costituiscono la settima realtà italiana, con il movimento che è capeggiato dal Lazio, che vanta 151 club attivi.
VITTORIA NUMERO 100 VICINA Dopo aver sinora disputato nel 2014 23 trasferte in tutta la Penisola, promosso 11 manifestazioni in sette città di Puglia e Basilicata, la Quero-Chiloiro è vicina a tagliare il traguardo delle 100 vittorie. Novantasei sinora state conquistate dai suoi atleti nelle riunioni dilettantistiche, al fronte di 35 pareggi e 47 sconfitte. Sia la vitale attività agonistica che i successi individuali fanno punteggio per la prestigiosa classifica dilettantistica nazionale che, nel 2013, ha visto il sodalizio jonico chiudere al secondo posto, dopo il terzo del 2012 ed il quarto del 2011.
I SUCCESSI DEL 2014 Queste le principali affermazioni sinora firmate dalla Quero-Chiloiro in questa stagione: 6 ori, 3 argenti ed un bronzo nei Campionati regionali Senior; 2 ori e 2 argenti nel Torneo Regionale Esordienti; 2 vittorie nella prima edizione del campionato italiano per la massima categoria dilettantistica Elite “Talent League” con il rossoblù Claudio Squeo, che fa parte del gruppo azzurro di categoria; 1 oro (Francesco Magrì), 1 argento (Christian Morabito) ed 1 bronzo (Angelo Magrì) nel Torneo nazionale Azzurrini; 1 oro (Danilo Paracolli) nel Campionato italiano universitario; 1 oro (Claudio Squeo), a Bergamo, nel Torneo nazionale Guanto d’Oro.
STAGIONE NEL VIVO: A CACCIA DELLA GLORIA NAZIONALE
La stagione dilettantistica italiana della boxe entra nel vivo e continua ad offrire il suo spettacolo. Questi i prossimi appuntamenti che vedranno sul ring la Quero-Chiloiro a cercare la gloria: il 20 e 21 settembre la Coppa Italia Giovanile a Roccaforte Mondovì, che vedrà Taranto rappresentare la Puglia con la coppia dei “Canguri” (10-12 anni) Christian Acquaro-Emilio Malecore; dal 25 al 28 settembre a Foggia i Campionati regionali Youth, Junior e School Boys, che qualificano alla Fase interregionale del 17-18-19 settembre a Spoleto, propedeutica ai Campionati italiani giovanili School Boys-Junior a Barge (Piemonte) dal 7 al 9 novembre, e quelli Youth a Treviglio dal 21 al 23 novembre.
“TANTI RISULTATI NELLE DIFFICOLTA’” Cataldo Quero è il tecnico della Quero-Chiloiro, anima della società rossoblù che ha 44 anni di età, con una passione tramandatagli dal padre Vincenzo, che è stato campione italiano dei pesi “Leggieri” firmato nel 1975 davanti a 10mila spettatori nella sua Taranto e vicecampione europeo. Da quando Cataldo Quero è il responsabile del settore giovanile della Federboxe di Puglia-Basilicata, dal 2007 al 2013 il movimento interregionale è sempre salito sul podio con i suoi atleti nella classifica nazionale giovanile, compreso il primo posto dei tarantini Giovanni Leccese e Antonio Vinzi nella categoria “Allievi” dello scorso anno.
“Questi risultati, assieme ad i numeri sempre crescenti della Quero-Chiloiro, che punta a conquistare l’Italia come società dilettantistica nazionale del 2014, sono uno stimolo a continuare l’attività della nostra palestra, che va avanti da 44 anni - commenta il tecnico Cataldo Quero -. Più passa il tempo, più diventa difficile portare avanti questa realtà, perché l’impegno di tecnici e dirigenti è basato sulla passione e sul volontariato, senza il sostegno e la collaborazione, più volte chiesta, delle istituzioni locali. E’ vergognoso che, una società protagonista a livello nazionale, debba continuare a sostenere individualmente la sua attività, in una palestra di esigue dimensioni ma comunque funzionale, che porta in tutta Italia nel nome della città di Taranto. La speranza è che si possa arrivare a siglare degli accordi che possano permetterci di garantire un futuro alla boxe tarantina”.
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