VIDEO / Successo per "A sud" 2017
La pasta e le eccellenze enogastronomiche del territorio sono stati protagonisti dell’edizione 2017 di A Sud. Le prevendite dei ticket sono andate sold out circa 24 ore prima della manifestazione. Circa 1200 i partecipanti che hanno potuto gustare le creazioni realizzate sul momento in una cucina open space da chef stellati del calibro di Davide Degiovanni, due stelle Michelin direttamente dal Gordon Ramsey Union Street Café di Londra. Sua la ricetta più innovativa, un cocktail di cavatelli in zuppetta ai tre pomodori con cocomerazzo, cipolla di Acquaviva e capocollo di Martina Franca. Non è stato da meno Lucio Mele, chef di Pescaria di Polignano a Mare che ha proposto un “riso(ni)tto patate e cozze. Il vulcanico chef romano Fabio Albanesi, affiancato da Emanuele Lenti della pregiata Forneria Lenti ha celebrato la cozza tarantina innestandola in un classico, la carbonara con uovo, pecorino, cipolla e guanciale. Un accostamento sorprendentemente gustoso. Oronzo Dimitri, della Masseria Savoia Resort, ha stupito con delle delicate e dolci orecchiette alla crema di barbabietola, fonduta di parmigiano e croccante di pane alle alici mentre il padrone di casa, chef Salvatore Carlucci, ha stupito con un raviolone con burrata e panzanella di verdure e gambero al forno. Sul prato e intorno alle piscine del Canneto beach club, si sono incontrate più di 40 tra le migliori aziende food e beverage del territorio, dal vino di Cantine di San Marzano, all’olio extravergine d’oliva Pujje, dall’acqua Poggiorsini ai panettoni artigianali Lenti, passando per elisir San Marzano Borsci e amaro del Capo. La serata di degustazione è stata accompagnata dalla musica afro-brasiliana degli Yarákä. “Abbiamo cucinato circa 75 chili di pasta per ogni postazione di chef. Per le ricette sono stati necessari 500 chili di pomodori, 500 chili di cozze e 120 litri di olio extravergine d’oliva – racconta l’organizzatore Salvatore Carlucci, chef e presidente dell’associazione A Sud – solo per la carbonara di Fabio sono state necessarie 600 uova, 25 chili di pecorino, 25 chili di parmigiano reggiano e 25 chili di guanciale, oltre a un chilo di pepe e tre di prezzemolo. Io ho preparato 1400 ravioli”. “Per il prossimo anno pensiamo di sdoppiare A Sud. Faremo una serata tecnica per addetti ai lavori e stampa specializzata e una aperta al pubblico. Contiamo di portare la formula di A Sud anche fuori dal territorio”, conclude Carlucci.
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