Il successo del XIX Trofeo “Città di Taranto” con la terza vittoria da pro di Attolino
La boxe brilla nel suggestivo sito del Castello Aragonese con la Quero-Chiloiro
Sono 35mila le visualizzazioni registrate fino a oggi del XIX trofeo “Città di Taranto” trasmesso in diretta streaming sul canale www.jotv.it e sul gruppo Facebook della Pugilistica Quero-Chiloiro questo sabato 8 agosto dal bellissimo sito del Castello Aragonese che la Marina Militare e l'appassionato di pugilato ammiraglio di divisione Salvatore Vitiello hanno concesso alla Pugilistica Quero per dare vita allo spettacolo della boxe.
Una serata di grande valore che dopo lo stop dello sport e dell'agonismo protrattosi per tutto il periodo del lockdown ha dato respiro ai giovani atleti, i quali hanno potuto finalmente rindossare i guantoni e confrontarsi sul ring. Il tutto, nel massimo rispetto dei protocolli sanitari che la FPI ha attivato in linea con i decreti ministeriali per l'emergenza sanitaria in corso, per i quali l'evento si è svolto a porte chiuse.
Il “Città di Taranto” è stato realizzato con il patrocinio della Provincia di Taranto nella figura del presidente Giovanni Gugliotti e la partecipazione del Comune di Taranto, dell'assessore allo sport Fabiano Marti e della consigliera comunale Carmen Casula; erano presenti al castello aragonese, inoltre, il delegato provinciale CONI Taranto dott. Michelangelo Giusti, il presidente del Panathlon Club Magna Grecia ex dirigente scolastico Gennaro Esposito e il presidente della Federboxe Puglia e Basilicata Nicola Causi.
Protagonisti assoluti di questo diciannovesimo appuntamento con il “Città di Taranto” sono stati i pugili tarantini, orgogliosi di poter combattere nella loro città e in una location così elegante, i quali hanno ottenuto otto vittorie e due pari nel confronto con i pugili provenienti da province pugliesi e abruzzesi. Vetrina assoluta della serata, il match professionistico di Cosimo Attolino, alla sua terza vittoria nei pesi medi raggiunta nel confronto con Guerino D'Agostino.
Nonostante mancasse il tifo che copiosamente porta con sé il professionista tarantino, le emozioni delle sei riprese sul ring sono state forti per tutti gli spettatori che lo hanno visto in un confronto impegnativo e in una prova che hanno dimostrato il valore della sua tempra agonistica. Un confronto alla pari tra i due boxeur tarantino e teramano: entrambi a kg 70,300 e al terzo match professionistico, con un record da dilettanti pesante, di 45 match per Attolino e 52 per D'Agostino e con due grandi maestri all'angolo, il maestro benemerito Vincenzo Quero con il figlio Cataldo Quero e il maestro Eugenio di Natale.
Il match è iniziato subito con il vantaggio di Attolino, ma si è rivelato meno facile di quanto sembrasse sulla carta, infatti D'Agostino si è dimostrato tenace negli scambi, solido e compatto nella guardia, che ripetutamente Attolino ha cercato di sfondare, nonostante l'infortunio alla mano sinistra che lo perseguita da un anno e che ha richiesto una preparazione su programmi spesso differenziati negli allenamenti. Una terza ripresa di appannaggio quindi per il tarantino che ha accusato dolore alla mano e poi, con un'arma in meno, ha continuato nelle ultime tre, esplosive, andando avanti da vero guerriero, con combinazioni di colpi tecniche ed efficaci, doppiando il destro al corpo e al volto ed eseguendo spostamenti sul ring da manuale. Si aprono nuovi scenari così per Attolino, sempre impeccabile nella preparazione che svolge nella palestra Quero sin da bambino e concentrato sul ring, con l'obiettivo di arrivare a un match titolato.
E si segnano così nuove storie per la boxe tarantina, in una serata che ha voluto ricordare il nome dell'ex campione europeo professionisti e medaglia di bronzo al torneo pre-olimpico di Tokyo, Domenico Chiloiro; alla moglie Maria Neve e ai figli Antonella e Giuseppe la Quero-Chiloiro ha dato un crest di riconoscimento.
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