DI LAURO DOCET / BELLI DALLA CINTOLA IN SU?
Una difesa colabrodo che si fa fare a fette da uno scatenato Croce non permette al Taranto di capitalizzare al massimo la pur insidiosa trasferta di Bisceglie con la squadra di casa che a 5 minuti dalla fine si trovava in vantaggio di due reti e che si è fatta raggiungere da una splendida punizione di Mignogna e da un gran tiro di Ancora, entrambi entrati da pochi minuti in campo
Primi minuti di studio e Taranto subito piuttosto impreciso in mezzo al campo con Carloto che non sembra nella solita giornata propositiva.
Ed infatti un motivo c'è, il brasiliano accusa una forte forma influenzale dopo pochi minuti dall'inizio come già successo in nottata a Caruso e Vivacqua. Esce ed entra Menicozzo.
In poco più di 5 minuti la partita s'infiamma Clemente prima dà un pallone a Balistreri da mettere comodamente alle spalle del portiere, ma il pallonetto del centravanti si infrange sul palo esterno.
Taranto che come dirà Maiuri a fine gara non vuole accorgersi di essere in continuo pericolo perche' contro vento e in un'incursione di Croce, Prosperi di una lentezza pachidermica si fa soffiare il pallone in area e scalcia l'avversario da dietro causando il rigore e il vantaggio casalingo.
Dopo pochissimo reazione del Taranto con Migoni che va in slalom e si procura una punizione dal limite con Clemente che pesca la solita perla settimanale mandando il pallone sotto l'incrocio dei pali.
Passa qualche minuto e tutto il lato destro della difesa si fa prendere in velocità dal solito Croce che prima supera un mal piazzato Viscuso e poi un Riccio troppo tenero nel contrastarlo.
Taranto che questa volta non ha una grande reazione e finisce il primo tempo sotto di una rete.
Ciò che preoccupa è la tenuta della difesa ed infatti nella ripresa dopo venti minuti in cui non siamo in grado di tirare in porta il Bisceglie se ne va di nuovo in contropiede con Croce che mette in mezzo causando l'autorete di un goffissimo Prosperi autore della prestazione forse più scadente di questi 9 anni a Taranto.
Purtroppo il capitano sta diventando un problema e spero che il mister abbia finalmente il coraggio di fare ciò che sta diventando inevitabile e cioè metterlo fuori dall'undici titolare e puntare su un un nuovo innesto.
A questo punto il Taranto sembra non aver più niente da chiedere alla partita che si trascina stancamente tra inutili e sterili tentativi di attacco e continui pericolosi contropiedi avversari.
Ma il calcio è bello perchè pazzo e i due nuovi entrati Mignogna e Ancora ristabiliscono il pareggio a una manciata di minuti dalla fine con i padroni di casa letteralmente annichiliti prima dalla punizione sotto l'incrocio del Francesco tarantino e poi dalla botta in diagonale molto bella e potente dell'ex Martinese.
Avrebbe avuto del miracoloso concretizzare almeno una delle due occasioni avute poi nei minuti di recupero ma davvero sarebbe stato chiedere troppa grazia a San Cataldo.
Il Taranto torna a casa così consapevole di essere bello solo dalla cintola in su e di avere grossi problemi strutturali in difesa dove urge un innesto centrale e un lavoro da dirigente per il capitano.
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