Taranto: sopravvivere per non morire

A cura di Enrico Losito 

In prima serata avevamo parlato di rivoluzione “copernicana”, la stessa sarebbe già in atto dopo il ridimensionamento del progetto dopo le dimissioni del presidente Massimo Giove, siamo sicuri che in qualche modo rientreranno a prescindere dalla vicenda stadio Iacovone. Il terremoto delle dimissioni presidenziali hanno creato uno tsunami inarrestabile sulla compagine rossoblu privando la squadra di tasselli fondamentali come Andrea Schenetti (1991) uscito fuori dai giochi prima del deposito del suo contratto ed Edoardo Pierozzi (2001) tornato alla Fiorentina. Questa è solo l’inizio dell’emorragia di calciatori che lasceranno la maglia rossoblu, i prossimi dovrebbero essere Simone Calvano (1993) promesso sposo del Monopoli, il difensore Cristian Riggio  (1996) e i “pezzi pregiati” Antonio Ferrara (1999) e Patrick Enrici (2001). Lo stesso mister Ezio Capuano starebbe vacillando considerando il futuro incerto. Tanta incertezza ha fatto emergere dei rumors di radiomercato su due nomi di papabili sostituti del tecnico di Pescopagano in caso di eventuali dimissioni: Luigi Panarelli e Francesco Passiatore, entrambi sposerebbero un progetto giovani con calciatori in prestito e da valorizzare. Capitolo stipendi, almeno al momento non risultano, dalle indiscrezioni in nostro possesso, il pagamento degli emolumenti di giugno dei tesserati, in buona sostanza saranno pagate le mensilità quando ci saranno le disponibilità economiche necessarie; questo potrebbe comportare dei punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato. Fondamentale in questa fase risparmiare dagli ingaggi dei calciatori che saranno ceduti per ripartire da zero con un nuovo progetto all’insegna del “sopravvivere per non morire”.