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Avetrana e Lizzano molto bene, Massafra salvo ma poteva fare meglio

a cura di Fabrizio Izzo

09.05.2017 09:08

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Immagine ZaccagniNella stagione che verrà ricordata per la debacle delle squadre tarantine emergono Avetrana e Lizzano che nei rispettivi campionati di Eccellenza e Promozione si sono comportate da regine e il Massafra che, pur con qualche stento, ha raggiunto l’obiettivo.

L’Avetrana al primo anno nella serie “A” regionale, con l’obiettivo salvezza prefissato, ha avuto un inizio di stagione stentato, in panchina l’artefice della promozione in Eccellenza e molti dei giocatori del favoloso campionato dell’anno precedente. Una prima fase di campionato condizionata dall’inesperienza e forse da un organico non proprio all’altezza, il cambio in panchina e la rivisitazione della rosa nella sessione invernale di mercato con l’innesto di nuovi elementi e la partenza di altri, hanno fatto si che la situazione di classifica, e non solo, andasse mano mano migliorando. Nella seconda parte del girone di ritorno l’Avetrana è stata in grado di sprintare alla grandissima ottenendo, su 9 partite, 7 vittorie e 2 pareggi un andamento da prima in classifica pari a quello del Cerignola laureatosi vincitore del girone. Dalla 22^ giornata (ultima in classifica con 14 punti) in poi l’Avetrana è risorta, la squadra ha trovato i giusti equilibri e gara dopo gara è riuscita a risalire la china sbaragliando la concorrenza e finendo il suo primo campionato di Eccellenza al settimo posto. Una posizione in graduatoria inaspettata alla vigilia, raggiunta meritatamente grazie al lavoro di tutti, ad una organizzazione seria e competente che ha permesso alla presidenza di prendere le decisioni giuste al momento giusto. Un campionato molto positivo per i biancorossi che per la prossima stagione avranno di base: maggiore esperienza; giocatori rodati e di livello adeguato, un gruppo coeso e consapevole delle proprie potenzialità. Basterebbe inserire qualche altro elemento di valore per potersi migliorare nell’organico e per avere una conduzione di campionato più continua e lineare a differenza di questa annata. L’Avetrana è riuscita ad affrontare un campionato complicato come quello di Eccellenza senza grossi capitali, il sodalizio del presidente Saracino ha saputo ottimizzare le risorse a propria disposizione grazie al supporto di un’organizzazione societaria all’altezza. Compimenti.

Il Lizzano ha sfiorato i Play-Off nel campionato di Promozione, un sesto posto assoluto che fa dei lizzanesi la punta di diamante delle squadre provinciali, forse una maggiore convinzione e un miglior rendimento esterno avrebbero potuto regalare qualche soddisfazione in più ad una squadra che è andata oltre le previsioni. L’obiettivo salvezza di inizio campionato è stato abbondantemente superato, anzi per tutta la durata della stagione i rossoblu hanno sempre occupato posizioni di classifica medio alte, ben distanti dalla bagarre del fondo classifica. Una squadra completa in ogni settore, esperta, con individualità molto buone che ha patito oltre modo, nel corso della stagione, gli infortuni di alcuni elementi importanti. Il Lizzano ha ottenuto 23 punti nel girone di andata e 23 nel girone di ritorno, un andamento regolare contraddistinto, nel girone di ritorno, da una forte debolezza nelle partite esterne. I rossoblu dopo il giro di boa hanno perso tutte le gare esterne tranne contro il Manduria, se vogliamo l’unica pecca della stagione. Qualche punto in più guadagnato in trasferta avrebbe sicuramente consentito agli uomini di mister Palmieri di inserirsi nella griglia Play-Off. Anche in questo caso va evidenziata la buona organizzazione societaria capace di avere un parco giocatori importante, gestito economicamente in maniera redditizia. Per il prossimo campionato il Lizzano potrebbe aspirare a qualcosa in più della salvezza, l’innesto di qualche altro elemento, ma soprattutto il completo recupero degli infortunati, farebbe crescere il valore tecnico della rosa che consentirebbe di aspirare a posizioni più di vertice. Il Lizzano senza grossi proclami, con umiltà, lavoro e ogni tassello societario al posto giusto ha ottenuto risultati fino ad ora mai raggiunti nel campionato di Promozione. Tanti complimenti.

Un Massafra dai due volti, una prima fase di campionato in evidenza e una seconda parte meno brillante che si è adagiata sui risultati della prima. Obiettivo stagionale comunque raggiunto, la salvezza era ciò che i giallorossi neo promossi dalla Prima Categoria volevano. Le difficoltà di mercato dovute al ritardo del ripescaggio in Promozione hanno creato non poche difficoltà a mister Iacobellis nell’assemblaggio della squadra e nonostante tutto è riuscito a chiudere il girone di andata al centro della classifica con 19 punti. Nella seconda fase, con il poco giustificato cambio in panchina, il Massafra ha ottenuto solo 14 punti e si è salvato grazie alla regola dei sette punti (qualora la squadra quintultima abbia 7 o più punti di distacco dalla penultima non disputa gli spareggi). Un girone di ritorno gestito in modo più opaco a dispetto di un mercato invernale proficuo con l’innesto in rosa di giocatori importanti e di categoria superiore. Il calo che la squadra ha evidenziato nel girone di ritorno non era preventivabile considerando i rinforzi, di conseguenza è obbligatorio pensare che forse qualche scelta societaria sarebbe dovuta andare in un’altra direzione. La società ha probabilmente mostrato qualche scricchiolio dal punto di vista della tenuta e dell’intenti sebbene l’obiettivo stagionale sia stato raggiunto. A Massafra la voglia di calcio è notevole, parliamo di una società che ha conosciuto i fasti della serie D che forse oltre a dover avere un campo di gioco che sia all’altezza, deve sistemare le strategie societarie per essere competitiva e allinearsi agli standard di categoria. Bene per la salvezza, bravi tutti ma si poteva fare meglio.

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