La cestista tarantina Federica Giudice: Da Taranto alla nazionale azzurra...
La forte guardia attualmente tesserata con l'Umbertide a TST: 'Che beffa l'infortunio prima dell'Europeo 2019'
DI ALESSIO PETRALLA
Lo sport tarantino nasconde grandi talenti e tra questi c'è la giovanissima cestista (guardia, classe 2000), Federica Giudice che oltre ad indossare la maglia dell'Umbertide (per sua scelta in serie A2 e per risalire quanto prima in A2) ha effettuato tutta la trafila, dall'under 15 all'under 20, nella nazionale italiana come lei stessa racconta a Tutto Sport Taranto: "Quella che si è vericata negli ultimi mesi è una situazione difficile per tutte noi giocatrici. Alla fine del girone d'andata, con la maglia dell'Umbertide, ci eravamo qualificate per le final eight di coppa Italia senza però avere la possibilità di disputarla per la sospensione delle attività: ci resta, davvero, l'amaro in bocca. In campionato abbiamo terminato, in anticipo, in piena zona play off precisamente al quarto posto. Ho vissuto la quarantena allenandomi con i pochi mezzi che avevo".
LA PASSIONE PER IL BASKET: "E' nata per caso in Calabria visto che mio padre, per un periodo ha lavorato li. Vidi un campetto e subito mi affezionai. Tornata a Taranto con la mia famiglia cercammo subito un club che fu il Cras. Poi, continuai con la De Florio in cui per me è stato un grande onore essere allenata da coach Fabio Palagiano e coach Lamberto Barnaglione: sono stati i miei primi tecnici".
LA NAZIONALE: "Ho effettuato tutte le categorie con la maglia azzurra: dall'under 15 all'under 20. Con quest'ultima, nel 2019, sarei dovuta andare a giocarmi l'Europeo in Repubblica Ceca ma proprio qualche giorno prima della partenza mi sono infortunata. Le mie compagne tornarono in patria con la medaglia d'oro".
GLI OBIETTIVI: "Attualmente sono in serie A2, come detto, con l'Umbertide. Quella di non giocare nel massimo campionato è stata una mia scelta di vita sportiva per cercare di farmi maggiormente notare e crescere: le richieste dalla serie A1 non sono mancate. Punto a ricavarmi qualche chance per arrivare in nazionale maggiore".
LA PARTITA PIU' IMPORTANTE: "Ricordo un match con la nazionale under 16 in Francia, durante un torneo. Sfidammo proprio le padrone di casa che dopo una serie di ko finalmente riuscimmo a battere, addirittura, tra le loro mura amiche".
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