GOODBYE, MR. WILSON
Tornano, a grandissima richiesta, le meteore di Aldo Simonetti: questa volta, sotto la lente d'ingradimento di TuttoSportTaranto.com c'è Ian James Wilson, difensore transitato dallo Ionio più di dieci anni fa
Cognome tipicamente 'british',lineamenti marcatamente anglosassoni e determinazione da vendere. Queste, in sintesi, le caratteristiche di Ian James Wilson -per gli amici 'Jimmy'-, centrale difensivo qui di passaggio un decennio fa circa. Malgrado le origini evidentemente non italiche, il centrale difensivo nasce a Roma nel 1972, solo due anni prima che il padre, Giuseppe, regali il primo storico scudetto alla Lazio di Maestrelli.
L'inflessione tipicamente romana induce i tifosi tarantini a rendersi conto, nell'agosto 2000, di non trovarsi in realtà di fronte ad un calciatore straniero. Sarebbe tuttavia opportuno, prima di poter enarrare la breve esperienza del giocatore laziale in quel di Taranto, ripercorrere a volo d'uccello le tappe più significative del suo cammino calcistico. Punto di forza della Primavera del Cagliari, sul finire della stagione 1991- 92, esordisce in Serie A (unico ed ultimo cartellino timbrato nella massima divisione) con la maglia dei sardi. L'anno seguente, un'opportunità per farsi le ossa, nell'Avezzano in C2. Con il club abruzzese totalizza ben 99 presenze condite da 17 reti (il tutto nell'arco di cinque stagioni). Notato dall'Ancona, viene da subito integrato nella rosa dei dorici. Corre l'anno 1998 e al buon Jimmy , dopo aver consumato i tacchetti tra i campi di quarta serie, si spalancano finalmente le porte della B. Ma la speranza di un nuovo corso lavorativo si spezza nel giro di qualche mese: la miseria di due gettoni in cadetteria segnano il definitivo indirizzo della sua carriera professionale, che si dipanerà tra Ancona (questa volta in C1) e la nostra città. Ancora nelle Marche, collezionerà un bottino di 29 presenze in due stagioni. Rilevate le quote societarie del club biancorosso, Ermanno Pieroni plasma la sua nuova creatura per il nuovo torneo di serie B. La concomitante acquisizione del Taranto rappresenta una vera manna dal cielo per il patron jesino: il travaso di atleti ritenuti superflui per renderà meno faticosa la scrematura della rosa. Ed è così che anche James Wilson, ormai inutile alla causa dell'Ancona, viene dirottato senza storie in Puglia. Sconosciuto alla maggioranza dei 'supporters' rossoblu, sbalordisce per le sue doti atletiche ed un sinistro niente male. L'esordio con la casacca degli ionici avviene sul finire dell'agosto 2000: allo Iacovone è di scena la prima di C2 contro il quotato Gela. In uno stadio gremito, i ragazzi di mister Buso hanno ragione di una seria candidata alla promozione (2-1 il punteggio finale), grazie anche alle prodezze difensive del nostro Jimmy, autentico baluardo del pacchetto arretrato assieme al collega Veronese, altro eroe della nostra storia pallonara risucchiato dal potente vortice dell'oblio. Titolare inamovibile per le prime partite, ben presto, a cagione di un infortunio e del cambio alla guida tecnica (subentra Silva), termina giocoforza ai margini della squadra arrivando a totalizzare 15 presenze e contribuire al tanto agognato salto di categoria. Sebbene convocato per il ritiro estivo di Norcia nell'estate del 2001, sembra tuttavia non rientrare più nei piani della società. Qualche panchina ed un posto riservato domenicalmente in tribuna inducono l'arcigno stopper romano a svestire la gloriosa maglia rossoblu, e non solo. A fine stagione appende per sempre le scarpine al classico chiodo. Motivazioni? Mai conosciute, come non è da noi noto, successivamente all'avventura nel capoluogo ionico, il suo destino. A noi non resta che una flebile speranza: attendere un segno dal grande Wilson dopo aver letto eventualmente questo pezzo. Ad ogni modo, grazie per quelle fugaci emozioni regalateci.
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