Turris, al timone dell'attacco c'è Schettino
A cura di Aldo Simonetti
Undici punti in classifica, frutto di tre vittorie e due pari, cui fanno da contrasto le tre sconfitte incamerate. Pur contro ogni pronostico, la matricola Turris conduce un torneo al di sopra delle aspettative, tenendo fede a quello che è l'obiettivo dichiarato ad inizio stagione, la salvezza nella quarta serie nazionale. In virtù del ruolo di regina rivestito nello scorso torneo di Eccellenza campana, uno stuolo di elementi facenti parte l'organico della passata stagione ha ricevuto il meritato premio della conferma anche per il campionato in corso.
A tale riguardo, l'armada di Torre del Greco si compone di un nutrito numero di reduci dall'impresa dello scorso anno, con in aggiunta alcune pedine di categoria. A difendere i legni, l' "alter ego" di Buffon, D'Amico (classe '96 con esperienze pregresse nella Cavese), affiancato dal coetaneo De Sio. Pacchetto arretrato che fa affidamento alle prestazioni di Imparato (35 anni, terzino, ex di Battipagliese e Arzanese in C), Manzi ('87, già della Cavese), il superriconfermato Pappadia e Salvatore (un passato nel Savoia e ben quattro centri nello scorso campionato). Motore del centrocampo è Pistone (vecchio pupillo di Stramaccioni ai tempi degli Allievi della Roma), assieme agli esperti Perrino (53 gettoni di presenza in Lega Pro tra Lamezia e Bellaria), Manzo (36 anni, con illustri trascorsi nell'Arzanese in C2) e Somma (under di ottime prospettive). Il reparto offensivo consta del prolifico Schettino (esterno di qualità, autore di sei realizzazioni lo scorso anno), del ghanese Yeboah (scoperto casualmente su una spiaggia del napoletano, intento a sfoderarvi i suoi numeri), del veterano Ferraro (tanta serie D per lui, ma artefice di uno strepitoso campionato), del senegalese Senè (in prova per qualche periodo a Taranto, ex punta di Salernitana e Avellino nonchè elemento della nazionale under 20 del suo paese) e, 'dulcis in fundo', del delizioso Tarallo (lunghe militanze e gol a grappoli in C tra Padova e Pergocrema, più una breve parentesi nella massima serie tra le fila del Bari). Traghettatore, il giovane Vincenzo Di Maio, 40 anni e già trainer di Nuvla San Felice e Real Vico, fedele al credo del 4-3-3.
Teatro dello scontro con i rossoblu ionici, il capiente Liguori (5300 posti a sedere), a cavallo tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila, palcoscenico di gare di C1 e C2.
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