Promozione Pugliese

Promozione: terza sconfitta consecutiva per il Castellaneta

a cura di Fabrizio Izzo

10.10.2016 17:16

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Immagine ZaccagniA violare il De Bellis questa volta è stato l’Uggiano. Un 3 a 0 che cosi letto non ammetterebbe scusanti ma forse chi ha visto la gara potrebbe pensarla diversamente. I leccesi nella prima mezzora di gioco hanno espresso un calcio ficcante, bello da vedere che ha annichilito i padroni di casa. Dopo lo svantaggio il Castellaneta ha reagito collezionando azioni importanti alcune clamorose e non realizzate. Il raddoppio ospite nella ripresa, nel momento del massimo sforzo biancorosso, ha spezzato le gambe al Castellaneta che ha poi preso anche la terza rete. L’Uggiano vincendo non ha rubato nulla è chiaro ma che il Castellaneta, nella giornata in cui avrebbe dovuto fare bottino pieno, perde malamente e si divora goal già fatti è preoccupante. Cosa succede al frizzante Castellaneta di inizio stagione? Mister Lippolis ha risposto così: “Succede che gli avversari segnano e noi no, loro giustamente vincono e noi collezioniamo goal mancati, nel calcio chi segna vince e noi non segniamo. L’Uggiano è una buonissima squadra, molto organizzata che gioca bene e ha meritato il 3 a 0. Le responsabilità di ciò che sta succedendo è certamente la mia, io metto in campo i giocatori. Ripeto il 3 a 0 di ieri è meritato, i nostri avversari hanno segnato e noi no. Nel primo tempo, fino alla mezzora, ci hanno surclassato, abbiamo preso il goal dell’1 a 0 e abbiamo reagito bene, ci sono state diverse situazioni favorevoli dove siamo stati incapaci di concretizzare. La mancanza di goal avvilisce i giocatori, credo ci sia in loro un blocco psicologico. Sinceramente scendendo dall’Eccellenza non credevo di trovarmi in un girone così livellato e forte, non escludo che io non sia stato capace di far capire ai miei ragazzi cosa significhi il campionato di Promozione, probabilmente non sono riuscito a farli immergere in questa realtà che pensavo fosse diversa. Sono consapevole del periodo che stiamo passando e accetto le critiche del momento, sopporto meno quelle pregiudiziose. Ora dobbiamo chiuderci a riccio, isolarci e lavorare per uscire fuori da questa situazione. Ci vuole applicazione, concentrazione, ho parlato allo spogliatoio e tutti i ragazzi hanno detto di mettercela tutta in campo e nonostante questo sono disponibili a lavorare ancora con più intensità.”

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